"Incubo traffico: stiamo lavorando per voi"

L’appello del sindaco Casanova ai concittadini sotto assedio: stiamo rimettendo in ordine la città, la circolazione sarà più fluida

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di Carlo d’Elia

Ogni giorno l’incubo inizia poco prima delle 8. Lunghe code di auto in entrata e uscita dalla città. Le situazioni più gravi sono nell’area di via San Colombano-viale Europa, viale Piacenza e viale Milano. Non a caso, le tre arterie principali che gli automobilisti sono costretti a percorrere per arrivare in città e spesso accompagnare i figli a scuola. Ad aumentare il traffico (in una città come Lodi tra le più inquinate d’Italia secondo l’ultimo rapporto Mal’aria 2021) ovviamente sono anche i lunghi autobus che trasportano studenti e che, carichi fino all’80%, raggiungono il centro.

Lodi è assediata dal traffico, ma non è solo colpa di chi sceglie di utilizzare un mezzo privato. A incidere sono le modifiche che l’Amministrazione comunale ha dovuto attuare per gestire al meglio i numerosi cantieri aperti tra manutenzioni straordinarie e ordinarie. A partire dagli interventi nelle zone viale Milano, San Grato e nelle vicinanze del Conad.

A tutto questo poi si aggiungono gli interventi che arriveranno dal 20 settembre in viale Papa Giovanni XXIII (prevista la chiusura di un tratto della strada dove sorgono quattro scuole) e nella zona di piazza Barzaghi. Il rischio di congestionare ancora di più il traffico è enorme e l’Amministrazione è ben consapevole di cosa potrebbe accadere. E così il sindaco Sara Casanova ieri ha lanciato un appello ai lodigiani: "Passo dopo passo stiamo rimettendo in ordine la città. Un contributo alla soluzione di alcuni complessi nodi di traffico verrà dalle opere stradali legate al piano Lombardia, finanziato dalla Regione, per supportare il territorio nella ripartenza, e dalla trasformazione dell’area dell’Ex Consorzio (meglio noto come “piano Esselunga“, ndr) che in autunno porterà a Lodi le prime due rotatorie in piazzale Medaglie d’Oro e in viale Dante, fondamentali per alleggerire la pressione del traffico in centro storico. Il messaggio è chiaro: stiamo lavorando per garantire una circolazione dei mezzi più fluida che potrà così andare incontro anche ai cambiamenti delle dinamiche di mobilità dettati dalla situazione sanitaria".

A incidere, secondo Casanova. è anche la pandemia. "Il timore per l’uso dei mezzi pubblici ha infatti determinato un maggior ricorso a quelli privati. L’aumento dei veicoli per le strade è una condizione che si lega quindi in modo evidente al periodo emergenziale e che richiede una riflessione accurata da parte dell’Amministrazione, anche nell’ottica della promozione di forme di mobilità alternativa".