Incontri con il papà detenuto "Li renderemo meno scioccanti"

L’associazione “Loscarcere“ punta su nuovi arredi per la stanza dei colloqui e sulla formazione di operatrici

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di Laura De Benedetti

Incontri di Natale con meno stress per i bambini figli dei detenuti del carcere di Lodi. A rendere l’ambiente degli incontri più colorato, piacevole e meno "spaventoso" sono stati alcuni progetti promossi dall’associazione Loscarcere odv, che hanno ottenuto il sostegno della Fondazione Comunitaria che creato una rete di collaborazione con altre associazioni attive nella casa circondariale di via Cagnola. "L’idea iniziale era quella di sistemare lo spazio destinato all’incontro con i bambini nel carcere di Lodi, di dedicare un operatore alla loro accoglienza e di collaborare con l’associazione Uisp, per una giornata di giochi – spiega Mara Valtorta, di Loscarcere –. Poi ci siamo resi conto che lo spazio fisico non era così ampio e abbiamo deciso soprattutto di lavorare sul fronte dell’accoglienza". Il progetto ha seguito due linee parallele: da una parte, grazie a un programma di Liberarte, condotto da Federica Forleo, i detenuti hanno realizzato una serie di opere e piccoli arredi da collocare nella sala degli incontri. Dall’altro, in collaborazione con l’associazione Bambini senza sbarre, sono state formate delle operatrici che vengono allertate quando c’è in programma un colloquio che coinvolge dei bambini: arrivano in via Cagnola e accolgono e intrattengono i piccoli durante il momento dell’ingresso e la trafila dei controlli, che è sempre un po’ delicato. Stratagemmi per rendere minore lo stress di un bambino che vede il padre soltanto in uno spazio estraneo, per pochi minuti, in rare occasioni. Sulla difficoltà di questi incontri e in generale delle relazioni tra genitori detenuti e figli è stata realizzata una tesi di laurea con interviste ed è stato realizzato un video intitolato “A mio figlio non avevo ancora detto nulla“, che aiuta a comprendere la vergogna, il disagio, le difficoltà e i silenzi di questi rapporti familiari complicati.

Sempre pensando ai bambini e ai loro padri, Loscarcere ha promosso di recente una festa con i giochi in legno della tradizione e il laboratorio di arteterapia. Federica Forleo ha invitato i detenuti a pensare ai loro figli e a creare qualcosa che li ricordasse o che li avrebbe fatti felici, per decorare lo spazio interno del carcere dove si svolgono i colloqui. Prima c’erano un tavolino e qualche giocattolo, ora esistono colori e idee creative. "Lo spazio non è aumentato – conclude Mara Valtorta – ma l’atmosfera è decisamente migliore". Fa pensare alla famiglia, all’affetto e anche al Natale.