Sant'Angelo, in rsa gli abbracci dopo un anno

Inaugurata la struttura gonfiabile donata dal sindacato dei pensionati Cgil

I rappresentanti del sindacato, dell’amministrazione comunale e della struttura

I rappresentanti del sindacato, dell’amministrazione comunale e della struttura

Sant'Angelo Lodigiano (Lodi=, 24 febbraio 2021 - Il sindacato Spi Cgil Lombardia ha donato una stanza degli abbracci alla Fondazione Madre Cabrini di Sant’Angelo. Il prezioso regalo, che permetterà agli ospiti di poter di nuovo stringere i propri congiunti, protetti da un sottile telo di plastica e senza rischiare di prendere il Covid, è stato inaugurato ieri. Si tratta di strutture gonfiabili facilmente collocabili, nelle quali si potranno riconquistare gli abbracci. La struttura di via Cogozzo accoglie circa 120 ospiti. La consegna del dono è avvenuta alla presenza del sindaco Maurizio Villa, dell’assessore Domenico Beccaria, di Angelo Papa, direttore generale della Rsa, Valerio Zanolla, segretario Spi Lombardia, Vanna Minoia, segretaria Spi Lodi, Eliana Schiadà, segretaria della Cgil Lodi. "Un piccolo passo ulteriore verso queste persone, felici di aiutarle" ha sottolineato Zanolla. Minoia ha chiarito: "Oltre a questo, speriamo presto di poter tornare ad entrare in questa casa di riposo, dove eravamo già vicini agli ospiti". Il presidente della Fondazione monsignor Ermanni Livraghi ha ricordato che, fin da subito, sfruttando l’ampia vetrata degli ingressi, riscaldando con un apposito apparecchio e installando un interfono, erano stati garantiti incontri protetti. "Adesso, con questo tunnel, che posizioneremo vicino alla porta laterale all’ingresso principale, abbiamo uno strumento in più. Valuteremo anche se portarlo all’interno. Abbiamo però anche bisogno che il piano vaccinale sia esteso e ci si possa incontrare di persona i parenti, perché c’è anche tanta gente a letto che ha molto bisogno di una carezza. Questa è una parte importante da aggiungere alle cure fisiche e infermieristiche. Un anno fa oggi, 23 febbraio, in città si aveva notizia dei primi contagiati da Covid e inaugurare questo spazio di speranza e felicità da coraggio. Siamo grati a chi ha permesso tutto questo".

Sara Daccò e Maria Luisa Girati, figlia e moglie di Franco Daccò, 76 anni, ospite della Rsa santangiolina dal dicembre 2019, hanno infine inaugurato il tunnel degli abbracci (gonfiato in diretta in pochi secondi): "Non lo possiamo abbracciare da un anno – ha spiegato la figlia –. Io l’ho visto a dicembre 2019, avevo partorito a novembre e gli ho portato il bimbo per farglielo conoscere 2 volte, poi hanno chiuso". La moglie di Franco ha aggiunto: "Io lo vedo una volta a settimana attraverso la vetrata, gli porto i nipoti, ma ora sarà tutto diverso". Il signor Franco, emozionato e forse frastornato da tutta la gente intorno che lo festeggiava durante questo “primo“ incontro, teneva le mani della moglie commossa e si lamentava: "ma la plastica è fredda".