
In ospedale con l’assistente Personale specializzato a fianco di chi arriva in pronto soccorso
di Paola Arensi
L’accoglienza in Pronto soccorso, d’ora in poi, sarà seguita da un professionista. Da ieri, infatti, come annunciato dall’Asst, il reparto di Lodi si arricchisce di una nuova figura professionale: un assistente di Pronto soccorso, ovvero un operatore socio sanitario (OSS), che avrà il compito di accogliere i pazienti e i loro accompagnatori (familiari o caregiver), con l’obiettivo di facilitare il passaggio di informazioni e consentire una comunicazione sempre più efficace in un ambito particolarmente delicato come quello dell’emergenza urgenza. "Vogliamo, in un percorso più ampio, umanizzare le cure – spiega il direttore generale di Asst Salvatore Gioia –. È infatti importante far capire a pazienti e familiari ciò che accade durante la permanenza in Pronto soccorso. Ci auguriamo, così, di ridurre preoccupazioni, ansia e nervosismo, soprattutto nel caso delle persone più fragili e delle loro famiglie".
L’oss sarà presente 7 giorni su 7 (dalle 8.30 alle 20.30 circa) e sarà in continuo contatto con l’utenza, ascoltando i bisogni dei pazienti, ponendosi come tramite tra pazientefamiliare e personale sanitario e cercando di intervenire per tutte le necessità non strettamente sanitarie. Il suo ruolo sarà fondamentale per favorire l’orientamento negli spazi del reparto, aiutare nella compilazione di eventuale modulistica, fornire informazioni. "Avevamo la necessità di trasformare il tempo dell’attesa in un tempo dedicato all’attenzione e all’ascolto attivo del paziente e del suo caregiver" sottolinea Donatella Vasaturo, direttore della direzione aziendale professioni sanitarie e socio sanitarie. "Il progetto è in fase di sviluppo e vedrà nei prossimi mesi anche ulteriori interventi", conclude Stefano Paglia, direttore del reparto.