Imprese straniere, a Lodi è un vero boom

Nel primo trimestre 2019 se ne contano in tutta la provincia 1.901

Lisa Xia, la cinese titolare con il marito del bar  in corso Mazzini

Lisa Xia, la cinese titolare con il marito del bar in corso Mazzini

Lodi, 5 luglio 2019 - Nel Lodigiano è boom di imprese straniere: nel primo trimestre 2019 se ne contano, in tutto il territorio provinciale, 1.901 (480 sono comunitarie e 1.421 con titolari provenienti da fuori l’Unione Europea), il 13,2% rispetto al totale delle imprese attive (14.453). E il rapporto, diffuso dalle Camere di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, dice che il trend è in ulteriore crescita, con un aumento che, a Lodi e provincia, rispetto a cinque anni fa (primo trimestre 2014) ha registrato un +8,6%. A Lodi città la crescita è in linea con la media provinciale: +7,9% le imprese straniere rispetto al 2014. Nel capoluogo, che è primo con 462 imprese (pari al 24% delle imprese straniere del territorio), i negozi gestiti da stranieri sono ormai sparsi in quasi tutti i quartieri. Il punto più gettonato resta via Lodino, la zona da anni popolata quasi esclusivamente da imprese guidate da pakistani ed egiziani con i loro piccoli negozi di alimentari. Da pochi anni però si sono aggiunti anche nel centro storico le attività di riparazione dei cellulari ovviamente gestiti dai cinesi e le macellerie islamiche e i fruttivendoli gestiti da egiziani negli altri quartieri più lontani dalla zona a traffico limitato. Nel mondo della ristorazione invece a guidare la classifica sono i cinesi: oltre ai ristoranti si sono aggiunti i bar. Per esempio in corso Mazzini da qualche mese il bar “L’incontro 2” è diventato a gestione cinese.

«Abbiamo iniziato la nostra attività a Lodi da sei mesi – spiega Lisa Xia, titolare con il marito del bar in corso Mazzini –. Per anni abbiamo lavorato a Piacenza sempre in un bar. E ora abbiamo deciso di trasferirci qui a Lodi. Ci troviamo molto bene. L’importante per noi è lavorare». Tra i Comuni del Lodigiano in crescita in percentuale rispetto al 2014 in particolare: Terranova dei Passerini (+300%), Marudo (+142%), Maccastorna (+100%), Maleo (+87%), San Martino in Strada (+61%), Boffalora d’Adda e Santo Stefano (+50%). In calo la presenza di imprese straniere soprattutto a Castelnuovo Bocca d’Adda (-42%), Sordio (-36%), Meleti (-33%), Camairago e Fombio (-25%). A Casalpusterlengo invece sono 227 le imprese straniere (pari al 12% delle imprese straniere del territorio), a Sant’Angelo Lodigiano 188 imprese (pari al 10% delle imprese straniere del territorio), a Codogno 121 imprese (6% delle imprese straniere del territorio) e Tavazzano con Villavesco 55 imprese straniere (3% delle imprese straniere del territorio). Le imprese straniere comunitarie sono 480 (25% delle imprese straniere), mentre sono 1.421 quelle con titolari provenienti da extra UE (75%). Nel Lodigiano le imprese straniere rappresentano il 13,2% delle imprese totali attive. Dato superiore sia a quello della Regione Lombardia sia a quello dell’Italia. In Lombardia le imprese straniere sono 103.463, pari al 12,7% delle imprese totali attive (813.064). «Le imprese con titolare straniero si confermano un elemento di vitalità per il territorio lodigiano – commenta Vincenzo Mamoli, membro di Giunta della Camera di commercio e presidente della Consulta del Lodigiano –. In alcune delle realtà più piccole rappresentano ormai una parte significativa del tessuto imprenditoriale locale e uno strumento importante di integrazione».