Il vicesindaco resta al suo posto Respinta la richiesta di dimissioni

Santo Stefano, nel mirino per un abuso edilizio di parenti. Streaming “oscurato“ quando. sono stati toccati i temi caldi

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Argomenti “scottanti“ ieri mattina in Consiglio comunale. La minoranza di Uniti per Santo Stefano aveva presentato una interrogazione per discutere in merito all’atto di citazione, con richiesta di risarcimento danni, arrivato in Comune mesi fa inerente alla causa giudiziaria che aveva portato all’arresto dell’ex sindaco Massimiliano Lodigiani e contestualmente un’interpellanza con la quale si chiedevano le dimissioni del vicesindaco Adriano Conori (foto) in seguito alla scoperta di un abuso edilizio di alcuni immobili di proprietà di parenti stretti di Conori stesso. La discussione è stata però “oscurata“ e la diretta streaming è stata interrotta quando il Consiglio ha affrontato questi argomenti. Comunque, il sindaco Marinella Testolina ha ribadito la propria fiducia a Conori (che si è assentato dall’aula durante il dibattito), rigettando la richiesta di dimissioni (o di autosospendersi per un tempo limitato) poichè si tratta di questioni che non riguardano direttamente la persona del vicesindaco. Per la citazione in giudizio invece, non si arriverà, almeno fino a quando non si chiariranno le eventuali responsabilità penali, ad una mediazione e l’appuntamento è per la prima udienza della causa civile del 15 gennaio. La richiesta della parte offesa è quella della restituzione di beni immobili e soldi che, secondo l’accusa, erano finiti nella disponibilità del Comune dopo che l’ex primo cittadino aveva, sempre secondo le carte dell’indagine, costretto un’anziana del paese, circuendola, a firmare un testamento olografo. In totale la cifra ammonterebbe ad un milione di euro circa. L’indagine in corso ha portato come conseguenza il “congelamento“ del bilancio ed investimenti bloccati. M.B.