Il nodo Ferrabini nelle mani di Furegato

Lodi, anche quest’anno solo due piscine per l’estate. L’impianto che costò la poltrona a Uggetti è ancora sbarrato

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di Laura De Benedetti

Un buco nell’acqua, più che un tuffo. La storica piscina Concardi di via Ferrabini è chiusa per il sesto anno consecutivo. Il sindaco Andrea Furegato (Pd) lunedì si è assunto l’impegno di valutare con dei legali lo stallo che si è creato con l’impresa e che ha impedito la prosecuzionei dei lavori di rifacimento. Anche quest’anno i lodigiani devono accontentarsi, per cercare refrigerio dal gran caldo, delle due piscine aperte: l’impianto della Faustina, con le vasche interna ed esterna, gestito da Sporting Lodi, e quello del Belgiardino, la cui gestione è stata riassegnata alla vigilia della riapertura alla società Acquatica Sport & Fitness, unica a ripresentarsi al bando.

Il parco era già fruibile ma le vasche, in attesa degli allacciamenti dei fornitori, hanno aperto solo dal week end del 10 giugno col noleggio sdraio e ombrelloni e l’accesso alle tre vasche: quella grande, e le due per bambini di diverse fasce di età. Resta l’amaro in bocca per la Ferrabini. La ditta Cospin di Catania, che nel 2021 si era aggiudicata l’appalto tra 173 società che avevano partecipato alla gara con un ribasso del 26,73 per cento, aveva ottenuto l’affidamento lavori e avviato il cantiere tra marzo e aprile del 2021. L’intervento da 1,3 milioni di euro che prevedeva la demolizione delle vecchie tribune e degli spogliatoi, con la realizzazione di un nuovo ingresso, nonché la riqualificazione delle vasche (adulti e bambini), con la olimpionica, una volta usata anche per i tuffi, ridotta ad un’altezza standard di 1 metro e mezzo, doveva essere completato entro cinque mesi. Ma i lavori si sono incagliati poco dopo l’avvio: gli ultimi interventi riguardano la demolizione del bordo piscina, la realizzazione del nuovo locale di servizio, lato ristorante, in cui verrà collocato l’impianto di alimentazione attualmente sotto la vasca.

La Ferrabini era stata travolta dallo ‘scandolo piscine’ che aveva portato a processo l’ex sindaco Uggetti; quell’estate del 2016 il commissario straordinario subentrato alla guida di Lodi non aveva voluto prendersi la responsabilità di tenere aperto un impianto, ormai obsoleto, in deroga ad alcune norme. Poi l’arrivo della giunta Casanova (Lega), nel 2017, e il lungo iter per scoprire se i terreni sotto la piscina avessero subito contaminazioni, le prove di tenuta delle vasche, quindi la definizione del progetto, l’appalto e i lavori mai ultimati. Ora l’eredità passa a Furegato, proprio il giovane 25enne che ha riscattato il centrosinistra dopo ‘lo scandalo piscine’ del 2016, riportandolo alla guida della città.