Il progetto “Aspettando il museo“ della classe 5T dell’istituto tecnico Bassi di Lodi procede. L’archeologa museologa lodigiana Germana Perani con gli insegnanti Monica Rossi e Nico Galmozzi hanno cercato di far conoscere il Museo civico benché sia chiuso da 20 anni. E sono partiti proprio dalle generazioni che non hanno avuto il piacere di conoscerlo. L’attività è stata riconosciuta da Icom (International council of museums), la massima istituzione di musei e professionisti museali.
"Prendendo spunto dal motto “Chiusi per lavori, aperti per vocazione“ del museo Salinas di Palermo, che condivide con quello lodigiano una prolungata chiusura – chiarisce Perani – le studentesse hanno elaborato contenuti (schede, tableau vivant, cortometraggi) da veicolare su Facebook e Youtube e nelle scuole. La loro abilità nell’utilizzo dei social è stata messa al servizio di una comunicazione delle collezioni del Museo civico, di cui sono stati selezionati oggetti delle tre sezioni: archeologia, pinacoteca e maioliche".
Le schede propongono agganci con la contemporaneità unitamente al medium digitale per avvicinare altri giovani al museo. La professoressa Rossi spiega: "Partecipano 21 ragazze. Il primo anno ci sono state lezioni della dottoressa Perani di museologia e poi è stato presentato il nostro museo, di cui le studentesse non conoscevano l’esistenza. Poi la parte laboratoriale, il costruire poster che avrebbero raccontato le collezioni museali a utenti di diverse fasce d’età. Stampati e portati nelle scuole". Sono poi stati realizzati, partendo da quadri del museo, tableau vivant di opere di artisti locali, per interpretare i personaggi.
Perani aggiunge: "L’idea è del museo che esce e va verso il suo pubblico, dentro alle scuole, liberandolo dall’essere un luogo dove accedere con timore. Questo è un lavoro dall’alto valore civico. Si rende fruibile il museo anche se è ancora chiuso dalla fine degli anni Novanta".
Paola Arensi