Lodi, il medico di base: "Noi in grave allerta"

Massimo Vajani: vediamo già qualche caso in più. E non abbiamo i presidi . di sicurezza necessari

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"Sulla ripresa noi medici siamo tutti in grave allerta e ambascia, in particolare per la riapertura della scuola. Se non facciamo noi da filtro il rischio è che non lo faccia nessuno". Parole di Massimo Vajani, presidente dell’Ordine dei Medici di Lodi e medico di base: "Stamattina mi hanno chiamato due mamme i cui bimbi piccoli hanno starnuto e tosse e non sono stati accettati a scuola, anche se senza febbre: ma noi medici di base, così come i pediatri, possiamo solo segnalare ad Ats, non richiedere il tampone. La settimana scorsa ho visto un ragazzo con la febbre a 37,8 - 38: mi sono bardato, era una tonsillite e placche che, curata, si è risolta. Questo per ribadire che il nostro ruolo è fare da setaccio, ma i sintomi del Covid -19 sono molto ampi, di recente si sono aggiunte forme di ipertiroidismi e prostatiti da covid per cui il distinguo è difficile. Tra 20 giorni avremo tanta gente con febbricola e raffreddore: non è tutto Covid ma non si può escludere e noi medici, che stiamo ancora aspettando l’invio di adeguati presidi di protezione, dobbiamo evitare di dover sanificare l’ambulatorio o finire noi stessi in quarantena".

"Già in questi giorni – aggiunge – comunque, ci sono casi sospetti in crescita per il rientro dalle vacanze, indipendentemente dal soggiorno all’estero: la movida nel Salento può essere più pericolosa di un campeggio in Croazia. Ho avuto 3 casi conclamati dal test sierologico, con Igm (che indicano la reazione del sistema immunitario) alte, ma poi tampone negativo. Chi finisce in isolamento fiduciario lo metto in malattia per 4-5 giorni in attesa dell’esito del tampone che, secondo il ministero, dovrebbe essere eseguito entro 24 ore con esito entro 48. Ma ai contatti stretti non viene effettuato il tampone, anche se sarebbe meglio, e finiscono in quarantena". Il vaccino antinfluenzale: "Si parla di metà ottobre, ma non sappiamo di più – rimarca –. Noi auspichiamo si possa somministrare in spazi pubblici, centri civici e palestre, per evitare assembramenti negli ambulatori". L.D.B.