Il contenzioso tra banca e Comune terminerà nel 2032

Guardamiglio incassò oneri per un edificio poi mai realizzato. Il debito è ancora di oltre 211 mila €

La vicenda risale a tanti anni fa, esattamente al 1995, quando l’allora banca di Credito Cooperativo del Basso Lodigiano (oggi diventata banca Centropadana) aveva presentato una richiesta di permesso di costruire un fabbricato per i propri usi istituzionali da prevedere nell’area dell’ex Consorzio Agrario di Guardamiglio. Questo stabile poi non venne mai alla luce. Sembrava non esserci alcun problema per un investimento privato non andato a buon fine se non che il Comune allora, a titolo di acconto degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione, incassò una cifra quantificabile in oltre 356 mila euro di oggi.

E quella somma che avrebbe fatto più che comodo alle casse comunali, si tramutò in una iattura. Infatti, la giurisprudenza, con tanto di circolare del Ministero e di sentenze del Tar, è chiara. Tenuto conto il progetto non si è mai realizzato, gli introiti devono essere restituiti. Il Comune ormai da anni ha cominciato a rifondere la banca della cifra allora incassata, ma purtroppo l’esborso non è ancora finito. Ad oggi, dalle casse municipali sono usciti, a rate annuali, 145 mila euro, nemmeno la metà dell’intero ammontare. Infatti restano ancora da saldare oltre 211 mila euro.

Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Elia Bergamaschi ha formalizzato un accordo con l’istituto di credito attraverso il quale regolamentare tempi e modi della restituzione della rimanente somma: si provvederà con rate da 20 mila euro all’anno fino al 2032 (l’ultimo anno sarà di “soli“ 11 mila e 742 euro, rata finale).

M.B.