Lodi, la denuncia dei sindacati: "Guardie giurate sfruttate e minacciate"

Tavolo aperto in Prefettura. I sindacalisti denunciano: pistola puntata a un vigilante che aveva osato chiedere un aumento

Il sindacalista del Supu, Luigi Fausciana

Il sindacalista del Supu, Luigi Fausciana

Lodi, 18 dicembre 2019 - Sotto pressione, piegati a turni massacranti in cambio di uno stipendio mortificante, che li costringe ad accumulare straordinari per tirare a fine mese. Questa la situazione che il sindacato Supu (Sindacato unitario personale in uniforme) lunedì ha portato all’attenzione in Prefettura a Lodi e che presto porterà anche a Milano. A questo poi si aggiungono le minacce che alcuni vigilantes subiscono in azienda. "Una guardia giurata iscritta al nostro sindacato è stata minacciata con la pistola da un suo superiore".

La denuncia choc è del segretario Lodi-Pavia del Supu Luigi Fausciana che il 3 dicembre ha presentato una querela alla Questura di Lodi per un caso che sarebbe avvenuto nella sede della Bassa di una società di sicurezza che ha il suo quartier generale a Milano, intorno alle 6 del mattino del 16 ottobre. Secondo la ricostruzione del sindacato Supu, un vigilante sarebbe stato minacciato con la pistola puntata dal suo superiore dopo un’accesa discussione. L’aggressione sarebbe avvenuta davanti a testimoni, come scritto nella denuncia presentata alla Polizia di Stato. "La guardia aggredita, che già usufruisce della legge 104 per poter accudire la madre malata, sarebbe “colpevole” di aver chiesto un aumento di livello sul contratto – spiega il sindacalista del Supu, Luigi Fausciana –. A quella richiesta il suo superiore, non accettando la proposta, ha reagito malamente. A quanto abbiamo saputo aveva già insultato il collega in altri episodi. Fino al 16 ottobre quando ha puntato la pistola contro la guardia giurata. Un fatto gravissimo avvenuto davanti ad altri due colleghi". Questa vicenda verrà portata all’attenzione della prefettura milanese (fa testo la sede legale). Nel frattempo il sindacato prosegue l’attività per tutelare i diritti dei vigilantes del territorio. L’attenzione è massima soprattutto dopo la morte della guardia giurata Flavio La Manna, 26 anni, che il 20 novembre si è tolto la vita dopo aver investito e ucciso a Milano il 65enne Aristide Dentice, appena uscito di casa per andare a lavorare all’Ortomercato. Il vigilantes sarebbe passato con il rosso.

«Non è il primo episodio che riguarda questa società di sicurezza – dice Fausciana –. A quanto si è capito La Manna stava correndo con la macchina aziendale per raggiungere un posto dove era scattato l’allarme. In questo settore i lavoratori sono esasperati". Fausciana entra nel merito e denuncia i problemi della categoria e il bisogno di tutele mai arrivate dal Governo. "Le società di sicurezza stanno ammazzando questi lavoratori con turni massacranti – sottolinea il sindacalista del Supu Lodi e Pavia –. Stanno togliendo il diritto alla famiglia perchè con turni di 12/14 ore non si può vivere la quotidianità familiare. Molto spesso hanno portato alla depressione tanti vigilantes con effetti devastanti. Ci sono stati suicidi causati dalle conseguenze di stipendi minimi e incidenti mortali dovuti a 10 ore di servizio di notte percorrendo anche centinaia di chilometri a turno". Per questo il sindacato ha presentato una segnalazione alla prefettura di Lodi per poter intervenire a tutela delle guardie giurate di altre aziende che hanno sede sul territorio lodigiano e porterà la questione anche all’Ispettorato del lavoro. "Andremo fino in fondo a questa vicenda – aggiunge Fausciana –. Servono garanzie per questi lavoratori che operano con grandi responsabilità perché sono armati e sottoposti a stress costanti per portare a casa uno stipendio normale".