Gli adolescenti salgono in cattedra Lezioni anti-bullismo per i coetanei

“Educare per educare“ è un progetto nato all’Istituto Raimondo Pandini di Sant’Angelo Lodigiano. Ideato dal criminologo Cristian Federico Bonatti, per la sua efficacia è stato esportato in altre scuole

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di Paola Arensi

Educare per Educare è un progetto che pone le proprie basi nell‘Istituto Istruzione Superiore Raimondo Pandini di Sant’Angelo Lodigiano. Un’iniziativa che, per la sua efficacia, è stata presto esportata in altre scuole. L’idea di Cristian Federico Bonatti, criminologo di San Martino in Strada, richiama uno dei punti previsti dalla Legge 712017, ossia la Peer Education, l’Educazione tra pari. "All’interno dell’istituto si è formato un gruppo di adolescenti che ha deciso di formarsi in questo ambito. Hanno studiato il fenomeno, gli atteggiamenti, l’aspetto psicologico di chi effettua e di chi riceve bullismo e tutto l’aspetto giuridico legato – introduce Bonatti – I ragazzi hanno quindi lavorato nella loro scuola, intercettando episodi e malesseri. Visti i risultati ottenuti, abbiamo replicato questo format in altre scuole, dove si sta lavorando per cercare di migliorare l’ambiente di studio".

Si punta a diffondere la cultura della prevenzione di bullismo e cyberbullismo "e quindi è stata creata una community per condividere le esperienze e aiutare gli altri ad affrontare il problema cocente di questi due fenomeni. Ci siamo prefissati di diffondere l’informazione per prevenire ed educare a un rispetto della non violenza".

Ma come si svolge questa attività? Il progetto prevede che ogni team partecipante, che sia una scuola, un oratorio, una società sportiva o semplicemente un gruppo di ragazzi e persone che si ritrovano insieme, crei un albero con tante foglie riportanti frasi contro il bullismo. Le foglie, che su richiesta vengono fornite dall’organizzazione, devono essere di forma diversa e di colore diverso: "Questo proprio per rappresentare il fatto che tutti dobbiamo vivere insieme, accettando le diversità e anzi traendone linfa vitale che rende la vita sempre più bella e colorata. Non bisogna deridere un altro perché ha il colore della pelle diverso o perché ha un fisico più robusto o una disabilità. Dobbiamo vivere tutti insieme perché solo insieme, in gruppo, si può colorare la vita".

Nascerà quindi un bosco virtuale, programmato per l’8 febbraio: "Quella data, tutti insieme e connessi, sarà l’occasione per affrontare questa tematica con i più giovani, dimostrando quanto sia bello lottare uniti per uno stesso obiettivo e che ognuno, con le proprie differenze, può essere parte integrante di un altro. Si dimostrerà anche quanto sia importante non isolare nessuno o lasciarlo solo perché, proprio come una foglia lasciata al vento, può essere dispersa per sempre", spiega Bonatti.

A tutti i partecipanti, studenti, docenti, amministratori, genitori sarà poi data la possibilità di iscriversi gratuitamente a un portale dove saranno erogati corsi per conoscere il bullismo e i pericoli dei social network sulla piattaforma Academy che viene fornita da Easyteam.org. "Gli alberi saranno realizzati con materiali di riciclo, perché si vuole diffondere anche la cultura del rispetto della natura in quanto anche il trascurarla o rovinarla è una forma di violenza", conclude il criminologo. Sul sito Internet educarepereducare.it ogni realtà avrà una propria pagina per parlare di sé.