Si è spento l'amato ex ristoratore del Maiori di Orio Litta Giuseppe Ferrara

L'uomo organizzava eventi a scopo benefico a vantaggio del territorio

Il ristoratore Giuseppe Ferrara

Il ristoratore Giuseppe Ferrara

Orio Litta (Lodi), 17 ottobre 2021-Si è spento, a 65 anni, Giuseppe Ferrara, originario di Salerno, Costiera Amalfitana, ma amato ristoratore di Orio Litta e del Pavese. E’ qui che l’uomo, stroncato di una malattia, ha costruito una carriera imprenditoriale basata sulla massima cura dedicata al cliente. Sul profilo Facebook Ferrara ricordava gli inizi di questo percorso, quando andava a lavare piatti al locale della zia, pizzeria di Torino e aveva solo 14 anni.

Fino agli anni Settanta-Ottanta, quando il ristoratore ha aperto una pizzeria, con i genitori, a Pavia, chiamata “La Mergellina”, in onore di una zona di Napoli. E’ seguita la conduzione di un altro ristorante per 10 anni, sempre a Pavia, chiamato “Pizzeria tre colonne”. A quel punto nella vita del lavoratore c’è stato uno stop di 10 anni, quando Ferrara si è dedicato ad altre attività, quali autolavaggio self service. Il suo ultimo grande sogno, che gli ha permesso di conquistare l’affetto dei lodigiani, è stato il ristorante Maiori di Orio Litta, aperto nel 2019 e venduto nel 2018 e condotto con i figli Manuel e Simone.

Il grande amore di Ferrara è stato la moglie Lucia, scomparsa per una malattia alcuni anni fa e ricordata, sempre al Maiori, ogni 8 dicembre, con il Pranzo del sorriso. Ora c’era anche il piccolo Tommaso Leon di 5 anni, l’affezionato nipotino. L’evento di dicembre è sempre stato a scopo benefico, con donazioni ai Comuni e alle scuole di Senna e Orio Litta, quali un defibrillatore e una lavagna multimediale. “Il Maiori si chiamava come la zona in cui i miei genitori si sono conosciuti – spiega Manuel - Mio papà amava vagabondare: quando era giovane viaggiava in vespa e col maggiolone. Era un tipo solitario, sempre alla scoperta. Ma sempre in Italia. Ha lavorato sodo e ha venduto il ristorante per stare vicino a noi.

La domenica chiudeva per godersi la famiglia. Ha sempre cercato di metterci sulla retta via, con il buon esempio. Quando è mancata mamma, per lui è mancata la bussola della vita. L’ha sposata sul suo maggiolone cabrio che ora, arrivato alla morte, aveva ancora”. Ferrara aveva collaborato anche con l’ex sindaco oriese Pierluigi Cappelletti per ospitare al ristorante, nel 2014, una serata dedicata alla via Francigena che, appunto, attraversa Orio Litta. “Abitava nel Pavese. Non era un tipo espansivo, però sempre disponibile e altruista – continua Manuel e auspica – Spero, prima o poi, di riaprire un’attività insieme a mio fratello e renderlo orgoglioso”.

Il motto del 65enne era “Vivendo adesso”. La camera ardente è stata allestita all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, dove l’uomo conosceva un primario e ha scelto di ricevere le ultime cure. Il funerale si svolgerà a Tramonti, frazione Gete, in provincia di Salerno, sua terra d’origine. “Papà ci ha chiesto di essere cremato e desiderava che le sue ceneri fossero buttate nel mare della Costiera Amalfitana” ha concluso il figlio affranto.