Santo Stefano Lodigiano, giovani più isolati: percorsi per rieducarli

Il Comune si affida ad esperti che propongono “escape room“ e viaggi delle emozioni

La prima cittadina di Santo Stefano Lodigiano, Marinella Testolina

La prima cittadina di Santo Stefano Lodigiano, Marinella Testolina

Santo Stefano Lodiginao (Lodi) - In tempo di pandemia , per non lasciare indietro nessuno, l’amministrazione comunale di Santo Stefano “combatte“ l’isolamento con attività digitali dedicate agli adolescenti. "La pandemia ha toccato duramente anche la nostra comunità – dice la sindaca Marinella Testolina –. L’amministrazione comunale, dallo scorso anno, ha quindi cercato in tutti i modi di mettere in campo iniziative per contenere il disagio e ora le riproponiamo per proseguire con un progetto che si è rivelato molto utile". I giovani sono quelli che hanno subito uno dei contraccolpi più pesanti a causa della chiusura temporanea delle scuole e dell’impossibilità di ritrovarsi insieme. Domani ci sarà quindi un nuovo appuntamento e nel frattempo si è chiuso un altro percorso importante. "Sono stati realizzati due progetti per ragazzi di età compresa tra i 12 e i 17 anni e i 18 e i 24 anni, utilizzando la piattaforma Zoom. Abbiamo voluto favorire processi di socializzazione, riflessione e animazione. L’iniziativa è partita a dicembre 2020 e si concluderà a dicembre di quest’anno" descrive Testolina.

E in tanti hanno voluto aderire. Merito della Cooperativa Sociale “L’Arco“ di Piacenza, con la quale il Comune ha aperto un percorso di collaborazione "che, speriamo, continui anche nel futuro", commentano gli amministratori. Il “Percorso sulle emozioni“, composto da tre incontri di circa un’ora ciascuno, ha coinvolto diversi giovani (17-25 anni) in un "meeting di discussione", per realizzare un viaggio tra le diverse emozioni vissute durante il periodo di emergenza Covid-19. I partecipanti hanno potuto condividere le proprie sensazioni e riflessioni partendo dalle proprie esperienze, dai libri letti, dai film preferiti e dalle canzoni significative.

«Il percorso è stato arricchito dal confronto costruttivo con altre generazioni e dalle preziose testimonianze di alcune giovani che durante l’emergenza Covid-19 hanno maturato scelte di vita importanti, nell’ ambito del lavoro e del volontariato – ribadisce –. Gli incontri sono stati condotti da psicologi ed educatori". Inoltre è stata proposta l’esperienza della “Escape room“, un gioco di logica in cui i partecipanti, chiusi in una stanza virtuale allestita a tema, cercano una via d’uscita, risolvendo enigmi, rompicapi e indovinelli avendo a disposizione 90 minuti. L’esperienza favorisce il coinvolgimento di tutta la squadra e stimola l’intuito e la fantasia. L’iniziativa coinvolge ragazzi dai 12 ai 17 anni e nasce per creare occasioni di socializzazione e cooperazione. Sono già state realizzate tre esperienze in remoto per creare spazi virtuali, finalizzati a riproporre le dinamiche e le situazioni reali di incontro e di scambio tra coetanei.