Il mistero della morte di Giorgio, parla la mamma: "Strano pure il furto del casco"

Medaglia, 34 anni, uscì di casa il 28 giugno scorso e fu trovato cadavere cinque giorni dopo nell’Adda, a Lodi

Ombretta Meriggi vuole sia fatta piena luce sulla morte di suo figlio, Giorgio Medaglia

Ombretta Meriggi vuole sia fatta piena luce sulla morte di suo figlio, Giorgio Medaglia

Lodi - "Chi ha preso il casco che mio figlio usava sempre per andare in motorino?". A chiederselo è Ombretta Meriggi, la madre di Giorgio Medaglia, il 34enne di Lodi scomparso il 28 giugno scorso e trovato senza vita nell’Adda il 3 luglio, che da oltre otto mesi sta lottando per arrivare alla verità sulla morte di suo figlio. La donna, infermiera all’ospedale di Vizzolo Predabissi, ormai vicina alla pensione, in attesa di novità dal fronte delle indagini (la Procura di Lodi indaga a 360 gradi da mesi e ha ottenuto da poco una proroga), ha presentato una nuova denuncia per furto ai carabinieri segnalando l’assenza del casco che il 34enne usava sempre per muoversi in motorino. 

"Da quando è scomparso Giorgio non è stato più trovato il casco bianco e nero che usava – spiega la madre della vittima –. Sul suo scooter, i carabinieri hanno trovato due caschi, di cui uno di mio figlio e l’altro sicuramente non suo. Chiedo agli inquirenti di non sottovalutare tutti questi elementi che, sommati ad altri, evidenziano che qualcosa di strano quella sera è accaduto". Sulla misteriosa morte di Medaglia sono tanti gli elementi raccolti dagli inquirenti in tutti questi mesi di attività. Per la Procura lodigiana, che si sta concentrando sulle frequentazioni di Medaglia e sulle sue ultime ore prima della scomparsa, mancherebbe però un movente chiaro. 

Il giovane alle 21.30 di domenica 28 giugno era uscito con il motorino dalla sua casa in via Aldo Moro a Lodi, mentre la madre, Ombretta Meriggi, esausta per il turno di lavoro da infermiera, era già a dormire. Nella zona era stato visto solo un’ora più tardi. Poi la scomparsa, con lo scooter bianco di Medaglia ritrovato in viale Aosta, poco distante dalla riva del fiume. E le parole di un testimone che sostiene di aver visto un ragazzino con la maglietta bianca e fisico esile parcheggiare il mezzo in quella zona. Versione confermata anche dai cani molecolari usati dagli inquirenti, che escludono la presenza del 34enne vicino allo scooter. 

Poi c’è il mistero dei vestiti del 34enne, trovato nel fiume con addosso dei pantaloncini rossi da ginnastica, mentre quella sera era uscito con i pantaloncini di jeans. E resta il motivo delle tracce di alcol riscontrate nell’organismo del 34enne, una stranezza visto che Giorgio non beveva mai. "Mio figlio era una brava persona, amata e stimata – dice la madre di Giorgio, Ombretta Meriggi –. Chiedo solo di arrivare alla verità". Intanto, la madre del 34enne, ha annunciato la volontà di organizzare un’attività solidale in nome di Giorgio Medaglia. "In questo progetto ho intenzione di investire tutta la mia liquidazione – assicura Meriggi –. Il suo ricordo deve restare vivo sul territorio".