Gioielli architettonici da rilanciare, soldi sul tavolo

Lodi, l’ultimo bando della Fondazione comunitaria chiede però che sia previsto uno sviluppo turistico

Migration

Beni architettonici da restaurare per rilanciare il turismo? Arriva il nuovo bando di Fondazione comunitaria provincia di Lodi. In campo ci sono 100mila euro (con domande entro il 5 maggio) ottenibili, previa raccolta del 50% tramite donazioni, per il restauro di opere prestigiose che necessitano di restauro per essere mostrate al pubblico e utilizzate. Il bando "include proprio la necessità di prevedere attività per la sua valorizzazione del bene" precisa il presidente di Fondazione Mauro Parazzi. Possono accedere al bando enti senza scopo di lucro, parrocchie e gli enti religiosi operanti nel territorio della provincia e partnership composte da più enti. Gli enti pubblici possono partecipare solo in qualità di partner con enti del Terzo Settore e dovranno impegnarsi a cofinanziare quota parte dell’intervento. "Il contributo non potrà essere superiore al 50% ed inferiore al 20% del costo complessivo del progetto – dettaglia Parazzi –. Entro il 7 giugno vengono pubblicati i progetti approvati, per il 9 settembre gli enti devono raccogliere i contributi del territorio ed entro il 31 dicembre del 2023 l’intervento va terminato".

Fondazione ha permesso altri 18 interventi di questo tipo negli ultimi 3 anni, tra i quali: il restauro della cappella della Immacolata Concezione nella Chiesa San Francesco a Lodi, recupero di 170 preparati anatomici della Collezione di Paolo Gorini; il salvataggio della volta del Seicento della parrocchiale di San Bernardo a Lodi, il restauro dell’organo Serassi di Castiglione, che risale al 1800 e ha 2800 canne; il recupero della copia della Grotta della Madonna di Lourdes, realizzata nel 1904 dal Venerabile Monsignor Pietro Trabattoni; la sistemazione dell’archivio storico di Codogno conservato nell’archivio della Fondazione Opere Pie Riunite. P.A.