Frecciarossa deragliato, nel Lodigiano sono arrivate le gru

Tre imponenti mezzi destinati a rimuovere le carrozze dai binari. Si spera che l’intervento possa prendere il via al più presto

Il ministro Guerini vicino alla motrice distrutta

Il ministro Guerini vicino alla motrice distrutta

Livraga (Lodi), 9 febbraio 2020 - Tre gru di grosse dimensioni erano pronte ieri mattina appena fuori il casello dell’A1 di Ospedaletto Lodigiano per raggiungere il luogo del disastro ferroviario e risollevare la motrice, la prima carrozza deragliata e rimuovere anche le altre, miracolosamente rimaste in piedi anche se fuori dai binari dopo il deragliamento del Freccarossa 1000 avvenuto all’alba di giovedì che ha causato la morte dei due macchinisti. Uno di questi enormi camion gru si è avvicinato nel pomeriggio nell’area del disastro dando il via ufficialmente all’intervento. Le operazioni di rimozione delle carrozze si prevede possano iniziare la prossima settimana.

Prima che ricomincino a circolare i treni dell’Alta Velocità sui binari potrebbero volerci ancora diversi giorni. Il sopralluogo della Polizia Ferroviaria del compartimento della Lombardia e quelli del Nucleo operativo incidenti ferroviari (Noif) sta volgendo al termine dopo il tour de force di venerdì quando sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento tutti i minimi dettagli per cercare di capire cosa sia successo all’alba di giovedì quando il Frecciarossa, in partenza da Milano e diretto a Salerno, ha compiuto solo una manciata di minuti del suo viaggio, finendo molto probabilmente in uno scambio rimasto aperto sul rettilineo tra Livraga ed Ospedaletto Lodigiano. I rilievi potrebbero terminare martedì. Le operazioni per rimettere in funzione la linea ad alta velocità e ripristinare le corse sono indispensabili per poter “liberare“ la linea convenzionale Milano-Piacenza sulla quale da giovedì sono stati riversati anche i treni veloci. Intanto, ieri mattina, dopo il ministro dei trasporti Paola De Micheli, arrivata sul luogo dell’incidente giovedì, è sopraggiunto anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, lodigiano di origine.

Si è avvicinato alla motrice distrutta camminando tra i detriti ancora a terra dal giorno della tragedia. La zona è ancora presidiata dalle forze dell’ordine. Accompagnato dal Vice Prefetto Vicario di Lodi, Lucrezia Loizzo, il Ministro ha avuto modo di interloquire con dirigenti della Polizia Ferroviaria presenti sul posto, che lo hanno informato sullo stato delle operazioni in corso. "La visione ravvicinata dello scenario in cui è avvenuto l’incidente è davvero di forte impatto perché dà una rappresentazione delle dimensioni e della gravità di quanto è accaduto – ha ribadito il ministro –. Guardiamo con fiducia e rispetto al lavoro delle autorità preposte alla ricostruzione di quanto è avvenuto ed alla individuazione delle cause dell’incidente, a partire dall’importante ruolo di accertamento svolto dalla Procura della Repubblica di Lodi. La macchina dei soccorsi ha dimostrato tempestività ed efficienza e dunque manifesto la mia gratitudine per la professionalità con cui stanno operando diverse persone"