Frecciarossa deragliato, via anche la terza carrozza

Tolta dalla zona dei binari in quattro minuti e mezzo. In giornata ne saranno rimosse altre due

Frecciarossa deragliato, al via la rimozione

Frecciarossa deragliato, al via la rimozione

Livraga (Lodi), 18 febbraio 2020 - La terza carrozza del Frecciarossa 1000, deragliato il 6 febbraio scorso all’alba lungo la linea ad alta velocità tra Livraga ed Ospedaletto Lodigiano, ha cominciato a dondolare sospesa in aria alle 16.34 di ieri pomeriggio dopo che gli operai della ditta incaricata l’avevano “imbracata“ circa mezz’ora prima. Ci sono voluti quattro minuti e mezzo perchè, con estrema perizia, il manovratore della maxi gru la facesse dapprima girare su se stesa e poi virare in perpendicolare rispetto ai binari prima di posarla leggermente a terra. Una manovra molto delicata che ha lasciato i presenti con il fiato sospeso e che sarà ripetuta anche oggi per altre due carrozze, fino a quando anche l’ultimo dei sette ambienti, pesanti tra le 50 e le 70 tonnellate, (esclusa la motrice che si è schiantata contro una palazzina di servizio e che rimane, per ora, nello stesso punto) non verrà tolto dai binari.

La prime due carrozze erano state rimosse già nella giornata di domenica quando, a dieci giorni dall’incidente nel quale hanno trovato la morte due macchinisti, erano finalmente cominciate le operazioni per liberare i binari dell’alta velocità. I due “giganti“ di acciaio erano stati posti a lato del binari, uno su un camion a rimorchio e l’altro sull’asfalto. Attorno alle 15, la carrozza sul camion è stata spostata lentamente all’interno di un deposito a cielo aperto: è intervenuta ancora una gru che ha preso il manufatto e lo ha riposto a terra, mentre il rimorchio è tornato al punto di partenza vuoto e pronto per ricevere la terza carrozza che è, appunto, atterrata dopo che gli operai erano riusciti a staccare i giunti che la temnevano stretta con la “gemella“. Manovre che fanno parte di un piano perfetto studiato a tavolino dove ogni cosa è posta al posto giusto, senza sgarrare di un metro. Dopo che tutto il treno sarà rimosso, le carcasse verranno trasferite in autostrada verso un deposito a Pistoia. Dal luogo del deragliamento all’imbocco del casello dell’A1, i mezzi pesanti dovranno proseguire su un percorso non facile tra curve e cavalcavia. Ieri tutta l’area era interdetta a curiosi e giornalisti. Le gru, i cui bracci erano tesi al massimo in cielo, e i mezzi di supporto dovevano lavorare in maniera frenetica ma nello stesso con tempi ben calibrati. I responsabili del cantiere hanno ribadito che le operazioni dovrebbero essere terminate in circa una settimana. Intanto, lungo il binario parallelo sono proseguiti lavori di messa a punto da parte degli uomini di Rfi su un carro soccorso. 

Sul fronte delle indagini, sono stati localizzati dalla Procura, tutti gli attuatori per deviatoi ferroviari del lotto di cui fa parte il componente ritenuto difettoso individuato dai consulenti nell’ambito delle indagini sul deragliamento del Frecciarossa. Il Procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro ha precisato che cinque sono già in opera su diverse tratte ferroviarie ma «non presentano difetti di funzionamento», altri invece sono ancora da installare e saranno sottoposti ad accertamenti tecnici nel corso delle indagini. «Si tratta di componenti con una produzione non seriale e automatizzata, ma con una grossa componente di manualità», dice Chiaro. Le perizie sul luogo del deragliamento (denominato Pm Livraga) rimangono sospese per motivi di sicurezza fino a quando non sarà ultimata la rimozione dei vagoni ma, assicura il Procuratore, «il deviatoio e l’area rimasta sotto sequestro sono attentamente vigilate, con un impegno notevole delle forze dell’ordine».