Frecciarossa deragliato, rimosse le prime due carrozze

Iniziato tra mille cautele lo spostamento del treno. In sei ore le maxi gru hanno agganciato i vagoni per posarli a lato della linea

Rimozione carrozze Frecciarossa deragliato

Rimozione carrozze Frecciarossa deragliato

Lodi, 17 febbraio 2020 -  «Nel momento in cui la prima carrozza è stata sollevata ha dondolato, quando ha ceduto l’ultimo cavo che la collegava al secondo vagone e che non era stato possibile tagliare tra le lamiere contorte. In realtà era un’opzione prevista. Il dondolio ha dimostrato che i bracci meccanici allungabili, coi relativi basamenti, servivano": era stanco ma soddisfatto, ieri sera, Andrea Piccioni, responsabile tecnico del Pepa Group di Recanati, presente con otto persone, cinque gru e un rimorchio allugabile, insieme ad una decina di tecnici del carro soccorso di Trenitalia.

Si è occupato della rimozione dei resti del Frecciarossa deragliato il 6 febbraio tra Livraga e Ospedaletto: "Tra le 7 e le 17 abbiamo rimosso quattro carrozze: innanzitutto (attorno alle ore 15, Ndr ) quella ribaltata a terra e in condizioni peggiori, che è stata posizionata sul rimorchio del tir. Quindi (verso le 16) la seconda, che è stata lasciata, imbragata, a terra, accanto alla prima. Abbiamo però rimosso anche due vagoni che, al momento del deragliamento, erano parcheggiati nei pressi della stazione e che erano stati travolti dal treno. Rispetto alle previsioni abbiamo compiuto qualche passo in più ma d’ora in poi operare sarà più difficile perché gli spazi di manovra sono ingombrati dalle carrozze rimosse".

I vagoni, che pesano tra le 50 e le 70 tonnellate, per il momento sono ancora sul posto: "Domani (oggi per chi legge, Ndr ) li ripuliremo e li prepareremo per essere trasportati su strada in maniera idonea. Verso la metà della settimana, con l’ausilio di rimorchi allungabili a 42 metri per i trasporti eccezionali, raggiungeranno la sede di Hitachi Rail a Pistoia - aggiunge il tecnico -. Intanto domattina (oggi, Ndr ) un tir farà la spola tra il luogo dell’incidente e la vicina stazione e porterà lì i due vagoni già rimossi dalle rotaie e gli altri cinque che andremo a togliere man mano. Il locomotore, invece, sarà rimosso per ultimo perché non incide sul ripristino della linea ferroviaria ad alta velocità".

La fase più complessa, ieri, è stata staccare la prima carrozza, piegata su un fianco e maggiormente danneggiata, dalla seconda: "I tecnici di Trenitalia hanno dovuto tagliare un giunto ‘elastico’ ma appunto molto resistente, che unisce le carrozze anche quando il convoglio, ad alta velocità, affronta delle curve - spiega Piccioni -. Le condizioni di lavoro sono state dure, si lavora in emergenza, di concerto con le procure, ma c’è massima collaborazione con Trenitalia e Rfi".