Frecciarossa deragliato, al via nel Lodigiano il maxi cantiere

Quattro autogru da 400 tonnellate, autoscale ed escavatori per ripristinare il tratto ferroviario interrotto dal disastro

Il prefetto Marcello Cardona con il ministro Paola De Micheli sul luogo della tragedia

Il prefetto Marcello Cardona con il ministro Paola De Micheli sul luogo della tragedia

Lodi, 15 febbraio 2020 - Dalla Prefettura di Lodi il via libera all’avvio del maxi cantiere sui binari dell’alta velocità tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano. È stato deciso tutto nei minimi dettagli ieri durante la riunione del Comitato ordine e sicurezza richiesto dal prefetto Marcello Cardona.

Da domani quattro autogru (di diverse dimensioni, fino a 400 tonnellate), quattro autoscale, cinque caricatori da strada ed escavatori potranno iniziare le attività per il ripristino del tratto ferroviario coinvolto nel deragliamento del Frecciarossa 9595 Milano-Salerno del 6 febbraio alle 5.35, costato la vita ai due macchinisti e il ferimento di 31 persone. Operazioni complicate e lunghe che richiederanno qualche settimana di lavoro e l’impiego di una cinquantina di tecnici Rfi. "I lavori di Rfi ora possono entrare nel vivo – spiega il prefetto Marcello Cardona – Sarà una fase estremamente complessa. Bisogna riprendere al più presto la circolazione nel tratto interessato. Sono già stati fatti tutti gli studi per fare passare i mezzi sul ponte dell’autostrada che è di competenza provinciale e le strade sono comunali. Tutte le verifiche sono state fatte ed è arrivato il via libera con le autorizzazioni". Presenti al tavolo le forze dell’ordine del territorio, ma anche i referenti di Rfi. Il Frecciarossa 1000 deragliato tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano sembra destinato a essere trasportato, una volta tolto dai binari dell’alta velocità, nel deposito Rfi di Ancona. Si tratta di un’area molto vasta e è proprio per questo che è stata indicata come ottimale per ricevere l’intero convoglio.  Per spostare il convoglio dei binari bisognerà anche tranciare diversi cavi dell’alta tensione. Per questo una volta terminato il ripristino (difficile prevedere i tempi) poi bisognerà passare al test dell’alta velocità.

L’aspetto che però ha più volte sottolineato il prefetto Cardona è quello della sicurezza per i lavoratori che interverranno nell’area. "Ho chiesto la massima sicurezza nel cantiere che prevede, tra le altre cose, la rimozione dei vagoni – dice Cardona – Giorno dopo giorno faremo delle valutazioni. Anche perché è difficile parlare di tempistiche". Il prefetto di Lodi ha poi chiesto alla Polizia stradale il massimo controllo sul tratto autostradale in direzione Bologna che si affaccia proprio sul cantiere dove verranno prelevati i convogli. "Occhio anche ai curiosi – sottolinea il prefetto Cardona – Bisogna assolutamente evitare che gli automobilisti si possano distrarre dalla guida per assistere alle operazioni di rimozione dei vagoni. Ho chiesto alla Stradale massimo controllo su tutti i punti".