Frecciarossa deragliato, tra i feriti un medico: "Soccorsi perfetti"

Restano ricoverati tre pazienti, ma non sono in pericolo di vita

Frecciarossa deragliato

Frecciarossa deragliato

Lodi, 7 febbraio 2020 - «Per fortuna sono vivo, ma ho avuto molta paura". C’era anche un medico tra 33 passeggeri del Frecciarossa 1000 partito da Milano alle 5.10 in direzione Salerno e deragliato alle poco prima delle 5.40 all’altezza tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano. L’uomo, che è rimasto sempre vigile, è stato portato al pronto soccorso di Lodi in codice verde con una contusione alla gamba destra. "È stato un impatto temendo a 300 all’ora. All’interno del vagone non si vedeva più niente – ha spiegato il medico a bordo del treno deragliato mentre lasciava l’ospedale di Lodi a bordo di un taxi –. Pensavamo a una brutta frenata. Il treno ha iniziato a vibrare molto forte. Non è stato facile. Sono stati bravissimi tutti i soccorritori a gestire questa emergenza".

Con lui in ospedale a Lodi anche altri 11 feriti che sono arrivati all’ospedale Maggiore intorno alle 7 e dimessi dopo poche ore. Nove sono infatti sono stati dimessi già intorno alle 10.30 e altri tre sono rimasti in osservazione qualche ora in più. Anche i due ricoverati all’ospedale di Codogno sono stati subito rimandati a casa. I tre pazienti ancora ricoverati non sono comunque in pericolo di vita. Si tratta di una rottura di un femore e di persone con contusioni varie, guaribili in pochi giorni. Tra questi anche un addetto alle pulizie del treno, un ragazzo di origine peruviane che ha rimediato una frattura alla gamba. Ricoverata, e subito dimessa, al pronto soccorso di Codogno invece una ragazza, Micaela, 24 anni di Domodossola, addetta al bar del Frecciarossa: "Abbiamo sentito un grosso botto e il treno ha cominciato a vibrare. Sono scoppiati tutti i finestrini".