One Billion Rising, a Lodi in centinaia al flash mob contro la violenza sulle donne

All'iniziativa hanno partecipato gli studenti degli istituti Cazzulani, Bassi e Merli. A loro si sono aggiunti anche i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Codogno

A sinistra la cantante Clementine Nantista con la volontaria di Snoq Sylvie Kaminski.

A sinistra la cantante Clementine Nantista con la volontaria di Snoq Sylvie Kaminski.

Lodi, 16 febbraio 2023 - San Valentino posticipato, ma affollato, a Lodi, il 16 febbraio 2023. Il Movimento "Se non ora quando? Snoq Lodi", rappresentato da Danila Baldo, sostenuto da Comune e realtà locali, ha attirato centinaia di persone nel centro di Lodi per il flash mob mondiale "One Billion Rising 2023" (Un miliardo di donne che si solleva), sulle note di 'Break the chain' (Spezza le catene), cantata dal vivo dalla rocker lodigiana, Clémentine Nantista. Era un forte no planetario (l’evento, sposato dalle realtà lodigiane, è stato mondiale) verso la violenza sulle spose bambine e sulle donne in generale.

Solo gli studenti di Cazzulani, Bassi e Merli erano 300, cui si sono aggiunti tutti quelli dell’Istituto comprensivo di Codogno, che hanno autoprodotto un flash mob a distanza, nel cortile del proprio istituto. Poi c’erano tantissimi cittadini e molti volontari di tutte le realtà che hanno aderito. Non è mancata l’assessora Manuela Minojetti, che ha esortato i presenti “a mettere da parte la timidezza e a sprigionare più energia possibile”. Baldo ha rimarcato:”Vogliamo spezzare le catene della mancanza di rispetto verso le donne in tutte le società e a Lodi siamo ormai alla decima edizione di questo evento, che ha sempre molto riscontro. Ringrazio tutti i coloro che ci hanno lavorato e chi ha deciso di partecipare”. Nell’occasione, Paola Metalla, presidente del Centro antiviolenza di Lodi, ha quindi invitato le donne a farsi avanti in caso di necessità:”Noi siamo a disposizione di tutte, lavoriamo nell’anonimato e i servizi sono gratuiti. Chiedere aiuto è importante!”. Graditi anche i cioccolatini del rispetto prodotti, per l’occasione, dagli studenti della scuola Merli.