Finto contratto da colf per ottenere permesso di soggiorno: denunciati lei e il cognato

La donna si era accordata col parente. Percepiti indebitamente 30mila euro in cinque anni tra assegni familiari, Naspi e ristori Covid

Una colf al lavoro (foto di repertorio Ansa)

Una colf al lavoro (foto di repertorio Ansa)

Lodi, 16 febbraio 2022 - Per garantirsi il permesso di soggiorno, una donna egiziana si finge collaboratrice domestica del cognato connazionale e per 5 anni, percepisce indebitamente 30mila euro.

E’ stata scoperta e denunciata, insieme al parente, l’extracomunitaria che si fingeva donna delle pulizie del cognato. La segnalazione dell'accaduto, data alla polizia di Lodi che, tramite l'ufficio immigrazione della Questura, ha quindi voluto vederci chiaro, è partita dall’Inps. Secondo l'accusa, i due familiari avrebbero inventato un posto di lavoro fittizio. Tutto per agevolare l'ottenimento del permesso di soggiorno da parte della donna. Sarebbero quindi stati ottenuti indebitamente 30mila euro tra assegni familiari, Naspi e ristori possibili per l'emergenza Covid. Ora entrambi risponderanno dei fatti davanti al giudice.