Fiaccolata a Casalpusterlengo, 300 persone in piazza per salvare l’ospedale

In piazza anche i rappresentanti di vari partiti, del comitato civico ospedali. Mentre l’amministrazione comunale ha deciso di non partecipare

Fiaccolata per l'ospedale

Fiaccolata per l'ospedale

Casalpusterlengo, 2 giugno 2020 - Circa trecento persone si sono riunite ieri sera in piazza del Popolo a Casale per dire no allo svuotamento dell’ospedale della città e per il rilancio della sanità del lodigiano che esce “rivoluzionata” dall’emergenza Covid. Organizzata dai sindacati Fisi, Confsal e Cisl, la manifestazione avrebbe dovuto essere un corteo ma la Questura ha autorizzato solo un presidio statico. Fiaccole in mano, i cittadini hanno ascoltato i vari interventi. Tre striscioni attorno al perimetro della piazza sono stati collocati dai sindacati: uno recitava “Giù le mani dall’ ospedale“. "Ci sono sindaci silenti a cui sfugge la gravità della situazione. Occcorre ripristinare i servizi attivi a Casale prima del Covid e ragionare non per intensità di cure", ha detto Sergio Galuzzi del comitato Iocisono.

In piazza erano presenti anche i rappresentanti di vari partiti, del comitato civico ospedali. Mentre l’amministrazione comunale ha deciso di non partecipare ma, in una nota, ha sottolineato di "condividere lo spirito di ogni forma partecipativa che sia finalizzata alla tutela del nostro presidio ospedaliero". Ha inoltre ribadito di aver "intrapreso un percorso di serrato confronto con le istituzioni regionali".

L’esecutivo di centrodestra del sindaco Elia Delmiglio ha, nello stesso tempo, difeso il proprio operato dopo le feroci polemiche delle ultime settimane in seguito allo svuotamento del nosocomio e il trasferimento dei reparti a Lodi e Codogno e il flop del nuovo reparto Covid “verdi“ rimasto aperto nemmeno un mese e poi chiuso per mancanza di pazienti. "Abbiamo chiesto il ripristino dei reparti trasferiti e il potenziamento della rete dei servizi erogati". Un po’ a sorpresa è arrivata anche la presa di posizione netta della parrocchia San Bartolomeo che, sul periodico, ha picchiato duro. "Sarebbe stato più utile mantenere l’ospedale di Casale covid free per offrire servizi poliambulatoriali efficienti".