Festival della fotografia etica a Lodi, il mondo in 600 immagini. Cosa vedere, come fare

In esclusiva per la Lombardia le 150 opere del World Press Photo, dalla guerra in Ucraina ai cambiamenti climatici alle storie emblematiche di piccole donne

A Lodi il Festival della Fotografia Etica (a destra Laura Covelli)

A Lodi il Festival della Fotografia Etica (a destra Laura Covelli)

 

Lodi - Con 600 immagini provenienti dai 5 continenti, specchio del mondo, che in un "fermo" ci raccontano di altre culture, ci restituiscono storie di vita, e purtroppo, di morte, guerra in Ucraina compresa, è in corso a Lodi la XIII edizione del Festival della Fotografia Etica.

Sono oltre 20 le mostre, firmate da oltre 80 fotografi, che animeranno i prossimi 4 week end fino al 23 ottobre con il centro di Lodi che appare come un'unica grande sede espositiva con più percorsi. Ma la novità, quest'anno, è l'esposizione a Lodi (di solito era a Milano), in esclusiva per la Lombardia, dei 122 scatti premiati dal rinomato concorso World Press Photo 2022. Proprio in virtù di questa novità gli organizzatori parlano di una "prima pietra posata per il prossimo decennio". Dopo la pandemia, infatti, con circa 12 mila biglietti venduti nel 2021 (sui 18 mila pre Covid), quest'anno si punta a raggiungere "le 15 mila presenze".

Il World Press Photo 2022

Presso lo spazio Bipielle Arte di via Polenghi, sono esposte 150 fotografie selezionate attraverso il contest promosso dalla The World Press Photo Foundation, con sede ad Amsterdam: quest'anno, per la prima volta dopo 6 decenni di attività, spiegano i promotori "sono stati chiamati a far parte della giuria internazionale persone che avevano conoscenza dei territori relativi alle storie narrate nei reportage giornalistici e dunque erano in grado di valutarne meglio il valore. Per il primo anno, inoltre, sono state accettate anche candidature 'open format' da parte di artisti visuali. Grazie ad un qrcode sarà dunque possibile visionare dei video-progetti". Il World Press Photo 2022 parte dal contemporaneo, la guerra in Ucraina, per poi passare alla politica, alle fake news, a temi ambientali e di lotte di popolazioni indigene, fino ai diritti delle bambine con la storia della ragazzina argentina che, durante il Covid, si è fatta crescere una folta chioma finché non è potuta torna a scuola.

Oltre 250 volontari impegnati ad accogliere i turisti

Il Ffe, Festival della Fotografia Etica è promossa a Lodi dall'associazione Progetto Immagine, col supporto, tra gli altri, della Fondazione Bpl. Ogni anno ad animare la città, con le mostre dislocate nel centro storico, c'è un piccolo esercito di volontari, gli 'Amici del Festival' tra cui gli stessi associati, circa 150, e molti studenti. Quest'anno per la prima volta gli 85 giovani in alternanza scuola lavoro non saranno dislocati su più sedi ma sono stati chiamati a gestire in autonomia degli spazi espositivi, con una maggiore responsabilizzazione: dovranno occuparsi non solo dell'accogliena dei turisti, in particolare dialogando con quelli in lingua straniera, ma anche garantire l'attività di guardiania. In particolare gli studenti dell'istituto Einaudi gestiscono la mostra ospitata a palazzo Barni; quelli del Bassi il Bipielle Arte. Quest'ultima sede è l'unica ad essere aperta anche il giovedì sera (ore 20-22), con visite guidate gratuite (comprese nel prezzo di ingresso) a cura di Alberto Prina e Aldo Mendichi, coordinatori del Festival, e della curatrice Laura Covelli. "Vogliamo che i ragazzi abbiano spazi dove respirare cultura - spiega Covelli -. I ragazzi, se responsabilizzati, sono molto attivi. Noi garantiamo loro attività esclusive come incontri con gli autori dei reportage nelle loro classi".

FFE per le scuole

La mattina le sedi espositive sono aperte per le visite delle scuole: quest'anno l'obiettivo è raggiungere 2mila studenti in visita, già prenotati anche da altre province, rispetto ai 4mila, tutti paganti, pre Covid: "Vogliamo aiutare i docenti a sviluppare progetti inerenti la fotografia - spiega Covelli -. I 'nativi digitali' sono bombardati da immagini ma spesso non sono capaci di 'leggerle'". Gli studenti delle scuole primarie vengono indirizzati alla mostra del National geographic alla Chiesa dell'Angelo e a quella sulle culture di diversi paesi a palazzo Modignani. Nei giardini pubblici, invece, è fruibile una esposizione sull'ambiente. Da questa domenica, 2 ottobre, presso la Biblioteca Laudense sarà attivo anche un laboratorio fotografico per bambini: "L'alfabetizzazione alle immagini avverrà tramite l'utilizzo di apparecchi Instax, messi a disposizione da Fujifilm, che funzionano come vecchie polaroid. L'obiettivo è anche consentire ai genitori di visitare liberamente alcune mostre dato che non tutte le immagini epsposte sono adeguate per i bambini".

La "prova di crimini": gli scatti della Polizia scientifica

Inaugura sabato 1 ottobre (ore 10.30-11.30) la mostra 'Frammenti di storia'. Aldo Mendichi, coordinatore del Festival, terrà una visita guidata alla immagini degli archivi della Polizia scientifica delle Questure di Milano e Lodi, dalla Strage di Piazza Fontana al primo deragliamento in Italia, nelle campagne Lodigiane di un treno ad Alta Velocità (febbraio 2020).

Quante storie dietro un'immagine

Tra le curiosità da segnalare l'artista Isabella Franceschini col suo lavoro di documentazione sul consiglio comunale dei ragazzi in Emilia Romagna (nel Lodigiano esiste 'solo' a San Rocco al Porto) e, in particolare, sull'impegno di una ragazzina, dai 9 ai 16 anni. Eustasy, di Felipe Fittipaldi, documenta l'innalzamento delle acque e i disastrosi interventi che hanno reso Atafona, in Brasile, il caso più significativo di erosione costiera nel mondo; The Split - A Brexit Love Story, di Line Ørnes Søndergaard, racconta di confini che vengono aperti e menti che vengono chiuse; in Uncovering Iraq, Alessio Mamo ha documentato il lavoro di un team di esperti iracheni e internazionali per portare alla luce le fosse comuni nel Paese.

Festival Fotografia Etica come e dove

Tutte le mostre del Festival sono visitabili solo nei weekend dalle 9.30 alle 20, fino al 23 ottobre. La mostra del World Press Photo è visitabile anche: lunedì mattina dalle 9.30 fino alle 13; giovedì e e venerdì pomeriggio dalle 14 fino alle 22. Quest’anno per accedere al Festival è possibile acquistare tre tipologie di biglietto: il giornaliero, l'abbonamento, che dà accesso a tutte le mostre, tutte le volte che si vuole, in tutti i giorni di apertura; il biglietto giornaliero del World Press Photo: dà diritto alla visita della sola mostra del World Press Photo nelle date infrasettimanali. Grazie alla promozione 'early bird' acquistando online il biglietto fino al 9 ottobre, avrete diritto a un prezzo ridotto! I prezzi variano a seconda delle date e che si proceda con l'acquisto online (scontato) o presso i punti vendita del Ffe (piazza Broletto ufficiao Iat). Il singolo è 15 euro (per i primi 3 week end), 17 (per gli ultimi 2 ween end) se acquisiato online, 20 in biglietteria. L'abbonamento è 20 euro online, 22 sul posto. Il biglietto per il solo World Press Photo è 9 euro. È vietato l’accesso ai cani alla sede Bipielle Arte, a Palazzo Barni, a Palazzo Modignani e alla Banca Centropadana.