"Educhiamoci alla pace". Un incontro speciale al Volta

L'evento "LODI Educhiamo(ci) alla pace" promuove un'educazione alla pace attraverso l'utilizzo di un dado della pace. Saranno presenti Carlos Palma, ideatore di Living peace, e numerosi enti che partecipano. L'obiettivo è quello di educare all'ascolto e al dialogo.

"Educhiamoci alla pace". Un incontro speciale al Volta
"Educhiamoci alla pace". Un incontro speciale al Volta

Educhiamo(ci) alla pace è il nome dell’evento in programma venerdì, dalle 17 alle 19, in cui sarà presentato il progetto Living peace International. Si terrà nell’aula Magna dell’istituto Volta ed è rivolto a educatori e insegnanti: sarà presente Carlos Palma, ideatore di Living peace. Palma è un insegnante uruguaiano che ha lavorato per anni a Il Cairo, durante la primavera araba ha sperimentato un metodo originale per affacciarsi agli studenti (in quel momento scossi dagli smottamenti geopolitici che stavano avvenendo). L’idea promossa, che sarà anche il centro dell’evento di venerdì, è quella di educare alla pace in senso ampio, come dialogo e ascolto dell’altro, attraverso l’utilizzo di un dado della pace, un cubo con un’azione su ogni faccia: l’idea è di tirare il dado e, quel giorno, si mette in pratica quell’azione; oltre a questo importante un time-out quotidiano per la pace, cioè un momento di silenzio di riflessione personale. L’idea ha avuto successo, portando Carlos a ideare numerosi congressi e forum in tutto il mondo, promuovendo un’educazione alla pace e coinvolgendo oltre 50mila giovani.

L’evento sarà anche occasione per fare rete incontrando i numerosi enti che partecipano: l’associazione Effatha Laus; l’ong AMU (Azione per un mondo unito); il centro promozione legalità; la rete Lodi Non sei da sola, Soroptimist international e molte altre tra cui la Sezione Rondine che terrà un discorso (associazione che ogni anno forma ed educa persone provenienti da luoghi di guerra). Commentando l’evento, l’assessora comunale Mariarosa Devecchi ha sottolineato come: "La pace è qualcosa che parte da noi, dall’ascoltare e fare la buona azione per primi. La speranza è che questo evento arrivi a tante voci". Luca Pacchiarini