Lodi, per resistere l’edicolante "progetta la piazza"

Dopo dieci anni per rilanciare l’attività vuole creare un punto d’attrazione ma deve lottare con la burocrazia

L’edicolante Giuseppe Catanzaro ha un progetto per rilanciare il suo lavoro

L’edicolante Giuseppe Catanzaro ha un progetto per rilanciare il suo lavoro

Lodi, 19 ottobre 2020 - Dove è meglio leggere un giornale, se non in salotto? Se poi il salotto è quello ‘buono’ di Lodi, ossia piazza della Vittoria, ancora meglio. A lanciare il progetto è Giuseppe Catanzaro, che gestisce l’edicola sull’angolo con corso Roma: non vuole rassegnarsi al calo di vendite ed è disposto ad investire per rilanciare la propria attività, creando anche un punto d’attrazione nella piazza principale del capoluogo. "La mia edicola ha compiuto 10 anni il primo settembre e vorrei rilanciare l’attività, ormai dimezzata, creando uno spazio, con dei tavolini, dove si possano sfogliare dei quotidiani gustando una bevanda - spiega -. Se all’epoca incassavo 1.200 euro al giorno, ora sono intorno ai 500/600 euro, grazie soprattutto ad extra come i giocattoli. A quei tempi la vendita era legata soprattutto ai quotidiani, ma ora i numeri di copie sono dimezzati".

La famiglia Catanzaro, cui si aggiungono il figlio di Giuseppe, Davide, e la moglie, Enrica Rebughini, gestisce anche l’altra edicola sulla piazza, nel piccolo negozio all’imbocco di corso Umberto, da 8 anni: «Mio figlio, sottopagato nel settore alberghiero per cui si era diplomato, ora lavora con noi - sottolinea l’edicolante -. Ma oggi facciamo fatica anche solo a far aggiustare l’auto. Durante il lockdown, quando eravamo aperti come esercizio di pubblica utilità, il lavoro, con le consegne a domicilio, che già facciamo tutti e 3 da anni, era aumentato. La crisi delle vendite è arrivata dopo, tanti clienti durante la pandemia hanno fatto l’abbonamento ai quotidiani su ipad e cellulari.

Il mio obiettivo, dunque, è tirarli fuori di casa, farli venire a leggere qui, davanti ad un té o una bevanda, stimolando la socialità: poi, una volta che sono qui, magari, comprano anche qualcosa. Un architetto mi ha preparato il progetto: girerei il chiosco verso la piazza, rispetto ai portici, aprendolo sui 4 lati e farei realizzare delle vetrate rimuovibili di 5x3 metri tra l’edicola e l’imbocco di corso Roma, all’interno delle quali ci starebbero 6 tavolini e delle piante. D’inverno ci sarebbe anche un riscaldamento. Ho presentato il progetto 7/8 mesi fa in Comune e non ho ottenuto ancora alcuna risposta: spero di ottenere il permesso entro fine anno, e poi di svolgere i lavori per la ristrutturazione dell’edicola e la realizzazione dello spazio di lettura, che richiedono un paio di mesi, ad inizio 2021, ed essere pronto per la primavera. Ma l’investimento è di circa 100 mila euro e non è sostenibile senza il permesso di ‘arrotondare’, vendendo anche qualche bibita o un dolce".