Lodi, divorzio breve: è boom

Le negoziazioni sono state 142. Nel 2017 erano 106

Gli uffici della Procura

Gli uffici della Procura

Lodi, 23 dicembre 2018 - Nel Lodigiano è boom di divorzi e separazioni consensuali attraverso la negoziazione assistita. Il «finché morti non vi separi» non sembra essere più di moda tra le coppie che vivono in provincia. La nuova legge, che consente di lasciarsi definitivamente in tempi celeri approfittando di una corsia privilegiata, è entrata in vigore a dicembre 2014 e sta riscuotendo sempre più apprezzamenti. La procura di Lodi, che impiega solo 24 ore a sviluppare le pratiche per separarsi o divorziare consensualmente, è tra le prime per velocità in Italia. Finora, nel 2018, sono state 142 le negoziazioni concluse a Lodi, in tutto 72 separazioni e 70 divorzi. Un dato in netta crescita rispetto al 2016 quando i casi erano stati 110, e rispetto al 2017 quando erano stati solo 106. Quasi il doppio invece rispetto al primo anno di entrata in vigore della legge (che è del dicembre 2014): nel 2015 i casi erano stati 73 (con il servizio attivato a Lodi solo da marzo). Da gennaio a novembre di quest’anno il procuratore Domenico Chiaro non ha concesso il nulla osta o autorizzazione solo a una delle istanze presentate. Le coppie lodigiane, almeno dai dati statistici visibili sul sito della procura di Lodi, hanno scelto di dividersi per sempre soprattutto nel mese di luglio (più di 20 atti depositati). Tante separazioni e divorzi anche nella prima parte dell’anno: 48 casi tra gennaio, febbraio e marzo. Con la negoziazione assistita non serve neppure un giudice per porre la parola fine a una promessa d’eternità.

Per la coppia che vuole dirsi addio le cose da fare sono davvero molto semplici. Dopo aver scaricato i moduli dal sito Internet www.procura.lodi.it, i due coniugi dovranno solo compilare la documentazione e, accompagnati dai rispettivi avvocati, presentarsi prima negli uffici della procura e successivamente, entro dieci giorni, potranno ottenere l’ok anche del Comune. Insomma, nel giro di poco tutta la vicenda si conclude con buona pace della coppia. Oltre alla velocità, la pratica ha anche un risparmio economico perchè le spese sono contenute rispetto alla vecchia modalità. Occorre pagare solo le parcelle degli avvocati. Il procuratore ha il compito di valutare il caso e decidere per il Sì o il No. Nel primo caso può rilasciare due tipi di provvedimenti: nulla osta o autorizzazione. Il primo caso si applica «se i coniugi non hanno figli minorenni, o figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave e comunque non autosufficienti», si legge sul sito della procura di Lodi; il secondo qualora si sia «in presenza di figli minori, di figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave e comunque non autosufficienti». Solo dopo la valutazione può arrivare il via libera e chiusura del fascicolo.