Disagio giovanile e futuro della città Il Pd punta il dito

La minoranza contesta un anno di Passerini bis

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Un anno di governo di Francesco Passerini (nella foto) al secondo mandato sotto la lente d’ingrandimento del gruppo consiliare di minoranza del Pd. Ieri il capogruppo Antonia Rizzi e i consiglieri Maria Cristina Baggi e Giovanni Barbaglio hanno passato al setaccio le principali questioni, a detta loro prioritarie per la città e su cui l’Amministrazione di centrodestra avrebbe mostrato il fiato corto.

"La questione del disagio giovanile che più volte si è esplicitata in forme violente e i no anche alle nostre proposte, in primis l’educativa di strada, lasciano aperta in tutta la sua gravità la questione di una risposta che non c’è – spiegano – Dire che tutto va bene significa che la narrazione è diversa dalla realtà. Basta anche vedere nei parchi pubblici i continui episodi di vandalismo a dimostrare che la città è fuori controllo". Per il Pd "occorre intercettare i bisogno dei più giovani: dire che ci sono le telecamere, blando deterrente, non è sufficiente. La Giunta aveva anticipato a luglio un intervento di natura educativa, ma se ne sono perse le tracce. Per non parlare delle politiche sociali assenti".

Il futuro della città è un altro elemento di giudizio negativo nei confronti dell’Esecutivo. "La maxi riqualificazione del quartiere fieristico che partirà a breve pone sul piatto il problema della sostenibilità futura e del rischio che sia solo un intervento faraonico. Forse occorreva dirottare le risorse su altre priorità, come piazza Cairoli la cui riqualificazione non può più essere rimandata. Il cuore della città dev’essere ripensato come luogo di fruizione e non semplice posteggio". Dito puntato anche sul Pgt: "Se va bene diventerà operativo solo nel 2024 e intanto la città è ferma".

Mario Borra