Lodi, caso cuoche della mensa: fumata nera dopo il vertice con l’Ispettorato

Restano distanti le posizioni tra le addette e la Serenissima: sarà sciopero

Alcune delle lavoratrici che lunedì si sono radunate sotto il Comune

Alcune delle lavoratrici che lunedì si sono radunate sotto il Comune

Lodi, 19 settembre 2018 - «L’incontro all’Ispettorato del Lavoro si è concluso con un nulla di fatto. Ora abbiamo richiesto la stato di agitazione, attendiamo la convocazione in Prefettura, e poi andremo verso lo sciopero». Maria Romano, della Uil, presente col collega Renzo Frau al tavolo tenutosi ieri pomeriggio all’Ispettorato del Lavoro con l’impresa Serenissima di Vicenza, che ha vinto di recente l’appalto mense del Comune, sottolinea il «mancato accordo» nonostante i due presidi di protesta svoltisi sotto palazzo Broletto il giorno di avvio delle scuole e lunedì, con lo scopo di coinvolgere il Comune e tentare di risolvere la vertenza.

Secondo Cgil, Uil e sindacato autonomo Usb, infatti, è il Comune a dover intervenire in quanto il capitolato d’appalto prevede per le 72 lavoratrici, lo stesso trattamento avuto negli anni passati, comprendendo dunque il pagamento del periodo delle festività scolastiche come giorno di ferie e non come ‘sospensione’, senza stipendio e senza maturazione dei contributi, come sembra intendere l’azienda. «La Serenissima vuole togliere diritti acquisiti dei lavoratori – rimarca Romano –. Ora attendiamo la convocazione in Prefettura, che abbiamo richiesto come urgente».

«Ci incontreremo subito per decidere la data dello sciopero» rimarca Gianfranco Besenzoni, Usb. «Il tavolo tecnico all’Ispettorato si è esaurito – conferma Luca Verona, per la Serenissima –. Noi abbiamo vinto la gara, ci sono questioni aperte, c’è un capitolato ma noi riteniamo di applicare il contratto nazionale. C’è comunque la volontà di confrontarsi su altri tavoli. Per noi lo sciopero è un’iniziativa sindacale, previo incontro in Prefettura: in quella sede riapriremo il discorso».