Nuovi contagi Covid: curva in flessione nel Lodigiano

L’incidenza per numero di abitanti la scorsa settimana aveva fatto arrivare il Lodigiano al sesto posto in Italia

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Lodi - Piccoli segnali di speranza dal bollettino giornaliero dei contagi Covid di ieri. Il numero di nuovi casi, in provincia di Lodi, è stato di 821 (rispetto ai 1.024 di giovedì); in provincia di Pavia di 1.855 (rispetto a 2.020 di giovedì) e in provincia di Cremona di 1.087 (1.178). Intanto però emerge che il Lodigiano è stato al sesto posto in Italia nella classifica delle province con incidenza di nuovi casi più rilevante. Il territorio era anche il primo in Lombardia. A rilevarlo è stato il monitoraggio periodico della Fondazione Gimbe. Nel Lodigiano, in base ai dati di una settimana fa, sono stati 3.016 i casi di Covid registrati ogni 100mila abitanti. Numeri rilevanti per un territorio da circa 227mila abitanti. La Fondazione sottolinea nel suo monitoraggio settimanale come "il sovraccarico degli ospedali comporti il rinvio della cura di altre malattie". Dal report, che ha analizzato l’andamento nelle 56 province italiane in cui l’incidenza supera i 2mila casi per 100mila abitanti, emerge una classifica: davanti a Lodi solo Rimini (4.469), Forlì-Cesena (3.462), Ravenna (3.382), Modena (3.340), Firenze (3.031).

La fotografia di oggi, invece, è in evoluzione rispetto a una settimana fa. La corsa del virus ha iniziato a rallentare, almeno nella provincia di Lodi. Basta analizzare i dati: tra il 7 e il 13 gennaio nel Lodigiano i nuovi positivi sono stati 5.714. In netta flessione rispetto agli oltre 8mila (8.437) della settimana precedente, quella dal 31 dicembre al 6 gennaio. Un altro aspetto da analizzare è invece quello della campagna vaccinale. La dose booster è quella in grado di arginare gli effetti della variante Omicron ma nel territorio si è proceduto un po’ troppo a rilento nelle scorse settimane. Con una leggera accelerata negli ultimi giorni.

E un ulteriore incremento arriverà con l’apertura del nuovo hub vaccinale al Cupolone di Sant’Angelo, che prevede nei prossimi giorni l’avvio dell’attività con l’inoculazione di almeno 300 dosi al giorno. Un’attività preziosa che andrà ad aggiungersi a quella degli hub di Lodi e Codogno. Negli ultimi giorni si è registrata, come detto una leggera accelerata per la somministrazione delle dosi booster. Ma il Lodigiano resta sotto la media regionale del 42% di somministrazioni. A Lodi, infatti, siamo attorno al 40% (circa 90mila terze dosi). Dati diversi rispetto a quelle delle prime dosi. Lodi è infatti tra le province lombarde più virtuose in questo senso, con la percentuale più alta di popolazione vaccinata in tutta la regione. Oltre il 77% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid. Davanti a Lodi solo Bergamo e Lecco (con numeri intorno al 78%).