Costole e dito rotti, trauma cranico La 56enne questa volta denuncia

Una cremonese, finita al Pronto soccorso del Maggiore dopo anni di botte da parte del compagno

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di Paola Arensi

Una storia di dolore e violenza domestica, ricostruita dalla Squadra mobile della Questura di Lodi intorno alla vita di una 56enne. La signora, residente nel Cremonese, l’8 aprile è stata portata al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi in ambulanza. Accusava fratture alle costole, un dito rotto e un trauma cranico. Tanto da ricevere una prognosi di 30 giorni.

I sanitari, appena saputo che lo stato della donna era la conseguenza delle percosse subite dal compagno coetaneo, residente nel Milanese, hanno allertato anche la polizia di Stato. La vicinanza di sanitari e inquirenti ha portato la vittima a trovare il coraggio di denunciare, e di conseguenza si è avviato l’iter per metterla in sicurezza. La 56enne è stata quindi accolta in una casa protetta. Dal suo racconto agli inquirenti sono emerse numerose violenze in ambito domestico, alcune anche gravi, che la donna però, per paura succedesse di peggio, non aveva mai denunciato prima.

Solamente grazie all’opera di convincimento di soccorritori e agenti sono stati raccontati dolorosi anni di violenze, minacce e offese. L’autorità giudiziaria di Cremona ha quindi celermente emesso, nei confronti del compagno, un’ordinanza di allontanamento immediato dalla casa familiare e un divieto di avvicinamento alla donna. Ora la Procura valuterà le ipotesi di reato specifiche: l’uomo dovrebbe rispondere di lesioni. Il fenomeno della violenza di genere nel Lodigiano è in continuo aumento, da qui il pugno di ferro della Questura.

Nel 2021 si contano infatti 25 avvisi orali, 69 fogli di via obbligatori, 2 provvedimenti di sorveglianza speciale accolti e uno proposto, 8 ammonimenti per violenza domestica, 5 ammonimenti per stalking, 3 daspo e 16 divieti d’accesso alle aree urbane. Lodi e provincia possono per fortuna contare sull’ausilio del Centro anti-violenza che assiste a 360 gradi le donne vittime, insieme ai loro figli. E proprio per sostenere il Centro, sabato 23 aprile a Codogno in piazza XX Settembre, dalle 9 alle 19, sarà organizzata l’iniziativa “Viva Vittoria“. Per contribuire a proteggere le vittime di violenza, coperte realizzate da volontari ricopriranno tutta la piazza e saranno vendute a scopo benefico.

La manifestazione, che si è svolta anche a Lodi e Casale, è promossa da Comune, Commissione pari opportunità e Soroptimist International Club di Lodi con la collaborazione l’associazione Amici della casa di riposo di Codogno e l’associazione Io per Te, sempre di Codogno.