Coronavirus, nell’ex zona rossa contagi ai minimi

Tre nelle ultime 24 ore e 11 nelle ultime 48. Nel Pavese l’ascesa rallenta. In provincia di Cremona 600 vittime

I controlli delle forze dell’ordine

I controlli delle forze dell’ordine

Codogno (Lodi), 31 marzo 2020 - Sono stati trenta in più tra domenica e ieri (+1,5%), i residenti nel Lodigiano contagiati da Covid 19. Il numero complessivo di ammalati in provincia, così come comunicato dalla Regione Lombardia, si è portato a 2.087. Nei dieci comuni della ex zona rossa della Bassa i nuovi positivi al virus sono stati tre nelle ultime 24 ore prese in considerazione, esattamente uno in più a Codogno (ora a 283 contagiati ufficiali) e due in più a Castelgerundo (ora a 33). Tra sabato e domenica l’incremento, sempre nella stessa area geografica, era stato di 8 unità, cinque a Codogno e tre a Casalpusterlengo attestatosi a 171 malati. Non hanno registrato variazioni Castiglione d’Adda (183), Maleo (48), Fombio (30), Somaglia (29), San Fiorano (26), Terranova de’ Passerini (9) e Bertonico (3). Per quanto riguarda il capoluogo di provincia, Lodi, i contagi sono passati dai 387 di domenica ai 398 di ieri (+11 quindi).

Tra gli altri centri lodigiani maggiormente colpiti Borghetto rimane a 61 casi accertati, San Colombano al Lambro da 56 passa a 68, Sant’Angelo Lodigiano rimane a 56, San Rocco al Porto dai 43 della fine della scorsa settimana passa a 46, Lodi Vecchio è a 41, San Martino in Strada a 38, Castelnuovo Bocca d’Adda a 35 (stabile) e Tavazzano a 32. Nel Pavese invece gli ammalati sono diventati 2.036 ed erano arrivati a quota 1.974 domenica (quindi +62 in 24 ore, pari al 3,7% in più). Il centro abitato maggiormente colpito resta Vigevano con 257 casi (+6 in 24 ore), poi Pavia 233 (+7) , Voghera 225 (+4) , Mortara 76 (+1) , Stradella 55 (+1), Broni 50 (+3) e Albuzzano 40 (stabile).In provincia di Cremona calo generalizzato di positivi e ricoverati, ma ancora un alto numero di decessi. Lasciano sperare nella fine del tunnel i 26 nuovi casi a Cremona (+0.7%).

I morti in provincia di Cremona si avvicinino al numero di 600. Tra i decessi di persone note, ieri si è aggiunto il presidente della Fondazione Benefattori di Castelleone, Bruno Andrea Melzi, 72 anni che ha lottato per oltre un mese con il coronavirus ma non ce l’ha fatta. Intanto altri comuni si aggiungono alla lista di quelli che acquistano mascherine, in collaborazione con la parrocchia, per distribuirle ai concittadini. A Trescore si sono accodati Casaletto Vaprio, dove il sindaco Ilaria Dioli distribuirà mascherine lavabili e riutilizzabili e Credera Rubbiamo eri anche il sindaco di Credera Rubbiano, Matteo Guerini Rocco, ha annunciato la medesima iniziativa.

A Pizzighettone inoltre il Torrione, domenica sera è stato vestito del tricolore, grazie ad un’idea dell’Associazione I ragazzi del Torrione, con il contributo della Carlo Colombo e il supporto del sindaco di Pizzighettone Luca Moggi. L’iniziativa aveva l’obiettivo di trovare unità e speranza in questo momento difficile. E ci sono anche alcuni pizzighettonesi tra i pazienti che sono stati traferiti domenica pomeriggio dall’Ospedale di Cremona in alcuni ospedali di Colonia. I pazienti sono stati portati a Orio al Serio da dove sono stati poi trasferiti in Germania in aereo.