Coronavirus, la coordinatrice: "Noi, infermieri tosti: combattiamo la guerra"

Lettera della coordinatrice dell’area dove sono ricoverati i pazienti in attesa della terapia intensiva: state dando l’anima

L’immagine creata da Sabrina Iachetti

L’immagine creata da Sabrina Iachetti

Lodi, 30 marzo 2020 - «Siete gli infermieri che, nel frattempo, senza rendervene conto, avete anche realizzato il sogno della mia vita professionale ovvero di esser circondata da professionisti ‘tosti’ che, come me, credono e ci mettono l’anima in ciò che fanno". A scrivere questa dedica è Sabrina Iachetti, 53 anni, infermiera di Riabilitazione ortopedica dell’ospedale di Sant’Angelo Lodigiano, dal 25 febbraio coordinatrice dell’Area blu allestita nell’ospedale Maggiore di Lodi per gestire i pazienti con coronavirus che necessitano di una richiesta assistenziale medio-alta.

Iachetti, nel lungo post pubblicato sui social, si rivolge agli oltre 20 colleghi infermieri (provenienti da differenti reparti) che nell’ultimo mese hanno lavorato con lei, fianco a fianco, nella gestione dell’emergenza sanitaria proprio nel presidio ospedaliero, primo in Italia ad affrontare il virus. L’infermiera lodigiana ha descritto con una caratteristica ognuna delle sue "maschere preferite": Sara definita "la spritzante con occhi sempre sorridenti", Giulietta "dolce riservata, però un caterpillar al bisogno" e Ketryn "con le sue paure fondate ma che ha affrontato come una guerriera". E poi gli uomini "che per giorni ho confuso tutti per la barba", scrive Iachetti.

Tra di loro c’è Andrea "il dotto burlone", Silvio "il duro con un gran cuore" e Gae "il tenerone". Una squadra affiatata che dal 25 febbraio a oggi non ha avuto un momento di recupero, con turni che durano anche 12 ore per la gestione dei 18 posti letti dell’Area blu, quella sub-intensiva utilizzata per curare le persone che hanno bisogno di guadagnare tempo nell’attesa che si liberino posti dalla terapia intensiva. "Voi che avete iniziato con me e come me da pivelli questa esperienza esattamente solo un mese fa – scrive Iachetti –. In questa guerra, con questo difficile nemico da combattere, avete dimostrato e state dimostrando una grande professionalità. Siete il mio orgoglio".