Coronavirus, raccoglie 200mila euro sul web per aiutare la madre infermiera

Lei esperta di web, la mamma lavora al Maggiore di Lodi: l’appello è un successo

Giulia Mantoni

Giulia Mantoni

Lodi, 31 marzo 2020 - Grazie a una parte dei fondi raccolti per la terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Lodi, l’Asst ha già potuto acquistare "insieme a dispositivi di protezione individuale, apparecchi da utilizzare in terapia intensiva e subintensiva, fra cui respiratori , saturimetri, pompe siringa, letti per ampliare il numero di postazioni disponibili, macchine per la lettura di prelievi arteriosi, caschi per la ventilazione". A renderlo noto , attraverso un’informativa dell’azienda socio sanitaria, è Giulia Mantovani, la 24enne di Sant’Angelo Lodigiano figlia di una infermiera che lavora all’ospedale di Lodi, con una laurea magistrale in Scienze internazionali e diplomatiche e che sogna di fare l’ambasciatrice, la quale il 3 marzo aveva lanciato, attraverso la piattaforma Gofundme e ispirandosi a quanto fatto da Chiara Ferragni e Fedez per il San Raffaele, una campagna che aveva raccolto 50mila euro in 24 ore e che ora, seppur rallentata, è vicina alla soglia dei 200mila euro (184mila euro fino a ieri pomeriggio per la precisione), grazie all’adesione di tantissimi cittadini ma anche di figure quali la top model Bianca Balti.

"Sono super contenta che, dopo un periodo così tosto, i soldi siano arrivati e l’ospedale abbiamo potuto iniziare ad usufruire dei fondi, arrivati attraverso la piattaforma o con versamenti diretti attraverso l’Iban - commenta Mantovani -. Ho voluto subito informare tutti coloro che hanno donato, che i contributi sono stati utilizzati proprio per la terapia intensiva. oglio ringraziare anche voi giornali perché mi avete dato credibilità: non mi interessa la visibilità personale, sono contenta, e così mia mamma infemiera, che sia stata riconosciuta l’importanza della raccolta. L’invito, ora, è a continuare a donare".