Coronavirus, 286 casi in ospedale a Lodi e Codogno. E 200 quelli gestiti con telemedicina

Il quadro dei malati ricoverati negli ospedali di Lodi e Codogno e dei pazienti seguiti a casa da medici di base e Ats

Il direttore generale dell’Asst di Lodi, Massimo Lombardo

Il direttore generale dell’Asst di Lodi, Massimo Lombardo

Lodi, 14 aprile 2020 - Sono 286 i casi di coronavirus ricoverati negli ospedali di Lodi e Codogno. A questi si aggiungono gli oltre 200 pazienti dimessi che sono gestiti a casa attraverso la telemedicina in collaborazione con medici di base e Ats. Questa la situazione illustrata dal direttore generale dell’Asst di Lodi Massimo Lombardo ai dipendenti della sua azienda, medici e infermieri, che da 53 giorni sono in prima linea nell’emergenza Covid 19. "In questi giorni intensissimi abbiamo evidenziato qualità, valori umani e professionali, flessibilità e capacità di risolvere problemi complessi e questo ci viene riconosciuto anche a livello internazionale: sono orgoglioso di far parte, insieme a tutti voi, di questa grande e importante comunità di professionisti che è l’Asst di Lodi", ha scritto il manager nella sua lettera inviata ai dipendenti sabato scorso.

«È ancora presto per fare previsioni, ma abbiamo visto ultimamente un minor numero di pazienti positivi al virus che si presentano al nostro Pronto soccorso, mentre sono aumentate molto le persone che frequentano il Ps “non covid“ – considera Lombardo –. Se è vero che il numero dei pazienti positivi al virus ricoverati è diminuito in quest’ultima settimana, perché le dimissioni dei guariti sono state lievemente superiori ai ricoveri, è vero anche che stiamo valutando un numero sempre più alto di pazienti che non ricoveriamo e per cui, in sintonia con il medico di famiglia, definiamo diagnosi e terapie". Nel Lodigiano il picco delll’ascesa si è raggiunto il 13 marzo dopo quasi tre settimane di fuoco. Oltre alla diminuzione della curva, in calo anche i casi gravi che necessitano della Rianimazione o ventilazione assistita. "In queste settimane abbiamo consolidato la classificazione delle aree di degenza per intensità di cura e per codice colore a Lodi, Sant’Angelo e Codogno – dice ancora il dg –. Quest’ultimo ospedale inoltre ha accolto le principali attività di degenza di Casalpusterlengo e l’insieme delle diverse equipe ha consentito di ampliare il numero totale di posti letto. Nell’ospedale Rossi continuano la Radioterapia e le attività dell’Hospice".