Coronavirus, nel Lodigiano 23 ammalati in più

Sei nuovi casi nell’ex zona rossa della Bassa: meno bene di ieri. Nel Pavese l’incremento è a tre cifre

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Codogno (Lodi), 29 marzo 2020 - Nei dieci comuni dell’ex “zona rossa“ del Basso Lodigiano sono stati sei, nelle ultime 24 ore, i nuovi casi di persone a cui è stato diagnosticato il coronavirus. L’incremento, sempre contenuto, rappresenta un leggero passo indietro rispetto ai soli tre malati in più emersi tra giovedì e venerdì. Se da un lato questo conforta sulle dimensioni del fenomeno in questo momento in questa zona della provincia di Lodi, dall’altro fa ricordare come il tempo per cantare vittoria sia ancora lontano.

Nel dettaglio a Codogno i “positivi“ sono diventati 277 (due in più rispetto al giorno precedente), a Castiglione d’Adda 183 (uno in più), a Maleo 48 (uno in più anche qui), a Castelgerundo 31 (dai 30 di venerdì) e a Somaglia 29 (più 1). Restano stabili i numeri di Casalpusterlengo (168), Fombio (30), San Fiorano (26), Terranova de’ Passerini (9) e Bertonico (3). Per quanto riguarda tutta la provincia di Lodi il numero dei contagiati, tra venerdì e ieri, è salito di 23 unità, passando da 2.006 a 2.029 (erano 1.968 giovedì) Il capoluogo Lodi ha fatto registrare un incremento di sette ammalati accertati in 24 ore: adesso siamo a quota 381. Tra gli altri centri maggiormente colpiti risultano Borghetto, con 61 casi (in crerscita di una unità), Sant’Angelo Lodigiano con 56 (+3), San Colombano al Lambro 56 (+3), San Rocco al Porto 43 (stabile), Lodi Vecchio 39 (stabile), San Martino in Strada 37 (stabile), Castelnuovo Bocca d’Adda 35 (stabile) e Tavazzano 31 (+1).

Nel Pavese invece gli ammalati sono diventati 1.877 (165 in più rispetto alle 24 ore precedenti). Il Comune maggiormente colpito resta Vigevano con 242 casi (+16), Pavia 215 (+27), Voghera 211 (+17), Mortara 73 (+6), Stradella 54 (+1), Broni 42 (+2) e Albuzzano 38 (+1). Balzo all’insù di 109 contagiati poi per la provincia di Cremona, ieri attestatasi a 3.605 (aumentava di 126 casi due giorni fa). Una crescita di poco superiore al 3% che è una buona notizia perché, su base settimanale la crescita è stata di 518 casi in più (+18.9%) mentre la settimana precedente si era passati da 1.881 a 2.733 con un aumento del 45.3%. Diminuiscono anche la pressione sui pronto soccorso degli ospedali e il numero dei ricoverati, anche se l’ospedale da campo di Crema, 32 posti più 3 in terapia intensiva, è ormai quasi pieno, con 28 posti occupati a ieri mattina.

Continua poi lo stillicidio delle morti nel Cremasco, numero che sfugge alle statistiche perché nessuno si cura di eseguire il tampone su chi muore lontano dai reparti di terapia intensiva. Ieri è stato addio a Gianni Rota, 85 anni da compiere, ex sindaco per oltre vent’anni di Ticengo ed ex presidente del comitato marce Fiasp provinciale.