Impianto di stoccaggio gas, ripartono i test a Cornegliano

L'Arpa monitorerà i i collaudi previsti al cluster A

La fiammata prodotta dai test di settembre

La fiammata prodotta dai test di settembre

Cornegliano Laudense (Lodi), 29 dicembre 2016 - Ancora test al cluster A del maxi impianto di stoccaggio gas di Cornegliano. Le attività, in uno dei pozzi di cascina Sesmones, che inizieranno il 2 e termineranno il 5 gennaio, verranno monitorati da Arpa Lombardia. Ad annunciarlo è stato il Comune di Cornegliano, in seguito alla segnalazione della società Ital Gas Storage, titolare della concessione sull’ex deposito Eni, che andrà ad accogliere fino a 2,2 miliardi di metri cubi di gas in sovrappressione e verrà attivato nel 2018.

A settembre, le fiammate, alte diversi metri come lingue ardenti nel cielo, accompagnate da un fastidioso sibilo, aveva allarmato i residenti della zona che, senza essere stati avvisati dal Comune, avevano intasato di telefonate i vigili del fuoco. E così le istituzioni locali, rappresentate da Comune e Provincia, accompagnate dal comitato Ambiente e salute nel Lodigiano, qualche settimana fa, avevano effettuato un sopralluogo nel cantiere. La società aveva illustrato al sindaco di Cornegliano Laudense, Matteo Lacchini, e al presidente della Provincia, Mauro Soldati, gli interventi correttivi attivati per i prossimi test dei pozzi, con l’obiettivo di mitigarne gli effetti acustici e visivi attraverso l’utilizzo dieci coppie di torce silenziate e disposte in batteria (nei test di settembre era stata utilizzata solo una torcia) nelle quali la combustione del gas veniva controllata da camini cilindrici, in modo da non rendere visibile la fiamma e con la funzione di schermare il rumore.  A garanzia del minor impatto possibile, era stata prevista e realizzata anche l’installazione di ulteriori barriere antirumore lungo i lati più esposti. Gli ultimi test nel pozzo del cluster B si è svolto dal 12 al 17 dicembre. Il cantiere, intanto, prosegue senza sosta. I lavori verranno ultimati entro la fine del 2017 e il maxi impianto, tra i più grandi d’Italia, dovrebbe entrare in funzione verso la metà del 2018. Ital Gas Storage è controllata da una società che fa capo a due colossi statunitensi, la North Haven Infrastructure Partners (gestito da Morgan Stanley Infrastructure Partners) e Whysol Investments. Il 15 marzo 2011, dopo un lungo iter autorizzativo, Ital Gas Storage, ha ottenuto dal Ministero una concessione, della durata complessiva di 40 anni, per la trasformazione e la messa in esercizio dell’impianto.