Ital Gas, ultimi ritocchi al cantiere del maxi stoccaggio a Cornegliano

Entro agosto la fine dei lavori. A settembre i test

Il Cluster A a Cornegliano

Il Cluster A a Cornegliano

Cornegliano Laudense (Lodi), 18 agosto 2018 - Ultimi ritocchi per il maxi impianto di stoccaggio Ital Gas Storage di Cornegliano Laudense. Il deposito, che ha una capacità di 2,2 miliardi di metri cubi di gas metano (di cui 1,3 miliardi destinati allo stoccaggio e poco meno di un miliardo di gas “cuscinetto” necessario al funzionamento dell’impianto), entrerà in funzione entro la fine dell’anno. Il cantiere, avviato a dicembre 2015, tra le dure polemiche del comitato Ambiente e salute nel Lodigiano che per anni si è opposta alla realizzazione della struttura, si concluderà entro l’estate per lasciare spazio ai test pre-esercizio dell’impianto tra settembre e ottobre. Nei giorni scorsi è stata conclusa anche la fase di saldatura tra i vari tratti di tubazione, con la barre di tubo depositate a terra ben visibili, come gli scavi lungo il tracciato del metanodotto. Dai lavori è stato interessato anche l’argine del canale Muzza, dove è stato costruito un edificio da quattro piani destinato ai collegamenti elettrici e il muro perimetrale definitivo che servirà per dividere l’impianto dalla strada.

Quello di Cornegliano Laudense è uno degli impianti gas più grandi d’Italia, in grado di scambiare fino a 27 milioni di metri cubi di gas al giorno, e su cui ha puntato la società Ital Gas Storage, controllata da una società che fa capo a Morgan Stanley Infrastructure Inc. e da Whysol Investments, che per la realizzazione hanno firmato un contratto di finanziamento da 1 miliardo e 56 milioni di euro. Un affare che ha interessato i colossi stranieri, e su cui l’amministrazione comunale è pronta a tenere i riflettori puntati. "Il nostro è un controllo quotidiano – spiega il sindaco di Cornegliano, Matteo Lacchini –. Dopo la prima fase di lavoro, con diverse problematiche, l’impianto ha proseguito senza grosse criticità. L’ultimo problema rilevato è stato in seguito ai test fatti due anni fa, poi però la situazione è stata gestita nel migliore dei modi. Ora l’attenzione sarà sempre massima".

A gestire il nuovo impianto saranno una ventina di persone, con profili specializzati, dai manutentori elettrici agli operatori addetti all’esercizio. La rete è fitta e si estende sottoterra e in superficie, lungo il canale Muzza e sulla provinciale 235. E poi intorno a Cornegliano e la Muzza, tra cascina Bossa e Cesarina, con una zona deposito mezzi allestita nell’area di Pieve Fissiraga.

Intanto Comune e Provincia si preparano a investire tutti i fondi stanziati a compensazione dell’opera da Ital Gas Storage. Si tratta di oltre 4 milioni di euro (1,6 al Comune e 2,8 alla Provincia) che la Provincia dovrà utilizzare per le strade, mentre a Cornegliano sono già stati in parte stanziati per interventi di viabilità, messa in sicurezza delle strutture pubbliche e per l’acquisto di un immobile vicino al Municipio che diventerà casa-famiglia per anziani. "Finora abbiamo ricevuto 820mila euro, metà del contributo – spiega Lacchini –. Entro l’anno arriveranno gli altri 820mila euro. L’obiettivo è fare interventi per i cittadini. Siamo partiti con la riqualifica delle piste ciclabili e con gli interventi sugli immobili comunali. Stiamo lavorando al progetto della casa-famiglia per gli anziani e dell’annesso parco che diventerà pubblico".