Computer a chi non può comprarlo, il progetto piace

Lodi, consegna alle famiglie affidata a giovani educatrici "Ci prendiamo anche cura delle persone che lo ricevono"

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Successo e apprezzamenti per il progetto “Im-Patto Digitale” promosso dalla Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi. L’obiettivo dell’iniziativa è fornire nell’arco di tre anni mille computer ai giovanissimi del territorio che non potrebbero altrimenti avere accesso ad Internet, cancellando il divario digitale. Benedetta Landi (a sinistra nella foto), 24enne di Lodi, è una educatrice della cooperativa di Lodi Famiglia Nuova e segue cinque famiglie per il progetto Im-Patto Digitale. "Noi non portiamo solo computer a chi non ne dispone, ma scopriamo le loro vite, le loro necessità e nel caso, ci attiviamo – riferisce –. Qualche giorno fa sono andata a casa di una famiglia, per consegnare il computer e ho incontrato una ragazzina di 11 anni che mi ha commossa. Era così entusiasta di avere un pc e la connessione ad Internet, che si è offerta di aiutare a installarlo, ha chiesto informazioni, si è fatta coinvolgere. È stato in quel momento che ho avuto conferma di quanto il lavoro che facciamo abbia un valore importante". Famiglia Nuova è una delle organizzazioni non profit che con le coop “Il Mosaico” ed “Emmanuele” e la Parrocchia di San Bernardo partecipa al progetto.

"L’altra cosa fondamentale è la riscoperta dell’importanza della relazione – aggiunge la 24enne –. L’attrezzatura che consegniamo è uno strumento importante, ma occorre prendersi cura della persona che la riceve, capire come la usa, sentirsi pronti a dare suggerimenti. Nessun ragazzo ha mai usato in modo improprio gli strumenti ricevuti anche perché gli operatori compiono un monitoraggio sull’uso e tengono conto del tempo trascorso on line. Solo in un caso mi sono accorta che un giovane stava usando molto Internet e ne ho approfittato per parlargli e spiegargli come dosare il tempo che trascorreva connesso". P.A.