Lodi, Comitato Pendolari in Lotta sotto la Prefettura: "Viaggi da inferno con gli autobus"

La protesta: corse affollate e scarse informazioni agli utenti sulle linee tra Lodi e il Sud Milanese Problemi anche a Sant’Angelo: alle 7 del mattino solo due corriere e spesso una delle due non passa

I manifestanti durante il sit-in sotto la prefettura di Lodi

I manifestanti durante il sit-in sotto la prefettura di Lodi

Lodi, 2 ottobre 2022 -  Il “Comitato pendolari in lotta” di Paullo ha manifestato ieri mattina davanti alla Prefettura di Lodi in soccorso alle centinaia di studenti che, quotidianamente, vivono disagi per andare a scuola "e spesso restano a piedi". Tra i tanti pendolari presenti, alcuni hanno voluto evidenziare problematiche che riguardano Star Mobility, su Lodi, e altre compagnie in territori limitrofi. Giancarla Rosa di Paullo, pendolare su Milano, auspica per gli studenti diretti a Lodi un "viaggio sicuro perché, quando vediamo mezzi iper affollati, che rispettano magari anche il numero minimo scritto sulla targhetta, capiamo che non si viaggia comunque bene. Non va dimenticato che questi ragazzi hanno zaini, tubi che contengono disegni, borse per fare ginnastica. Non serve sicurezza per il solo il viaggio a bordo ma, come nel lavoro, c’è anche l’itinere: i ragazzi che attendono il pullman , per informazioni non corrette, fanno continui spostamenti per salire. E’ una questione di sicurezza e ordine pubblico".

Ernestina Tassoni di Tribiano, memore della propria esperienza con un figlio disabile, aggiunge: "Ci dicono sempre, per favorire l’inclusione, di lavorare sull’autonomia dei nostri ragazzi, ma come posso pensare di mandare su un pullman un disabile se le condizioni di viaggio sono queste?! Ed ecco che le mamme oggi rinunciano. Si fa tanta sensibilizzazione e poi nelle cose pratiche si cade". Carlo Lorti, consigliere comunale di Cervignano D’Adda e genitore di un ragazzo iscritto alla quinta superiore, all’Itis di Lodi, testimonia: "Quest’anno, dall’ inizio della scuola, è stato tutto un dramma. Sia partire in pullman che tornare, tanto che spesso lo porto o lo vado a prendere io. Tutta la città di Lodi resta imbottigliata per la presenza di centinaia di genitori e nonni che fanno la stessa cosa. Soprattutto dove ci sono scuole come Grandini, Itis etc., c’è congestione, vanno a passo d’uomo o sono tutti fermi. La cosa si è protratta. E potrebbe esserci ancora incognita Covid. Se non vengono coinvolte le amministrazioni il problema rimane. Mettere in piedi una cosa macchinosa non si riesce. Se i sindaci del territorio collaborassero almeno per una singola linea, qualcosa si otterrebbe". Alfonso La Terra Bellino di Pantigliate ha concluso: "Faccio parte del comitato da 5 anni e ho lottato per mio figlio che andava a Crema molti anni fa e vedo che di questo servizio non è cambiato molto. I più grandi salgono sugli autobus pieni e i piccoli restano giù. Con la nuova legge che vuole mettere Sala a Milano e introdurrà l’ area B, avremo anche 40mila auto che non potranno entrare in città. Chi deve usare l’auto perché i mezzi non funzionano, con una metro che si è fermata a San Donato, cosa può fare? La Paullese dovrebbe inoltre avere una corsia preferenziale per gli autobus e le corse per i ragazzi dovrebbero partire più frequentemente". Proteste, a margine dell’iniziativa, anche da una mamma di Sant’Angelo: "I pullman del mattino sono alle 7,05 e 7,15, ma non sempre il secondo passa e il primo, se è già pieno non si ferma neanche alla fermata, lasciando i ragazzi giù. Invece, all’uscita di scuola, a volte il pullman non passa proprio, in 3 settimane sono dovuta andare a prendere mia figlia per ben 8 volte: c’è sempre lo stesso problema, cioé se il pullman è pieno, non si ferma in viale Europa".