Lodi, colletta per i bimbi stranieri

Col nuovo regolamento comunale devono pagare tariffe piene. Il Coordinamento Uguali Doveri tende loro la mano

I promotori dell'iniziativa

I promotori dell'iniziativa

Lodi, 22 settembre 2018 - "Tutti  i bambini sono uguali". È la causale per il conto corrente aperto dal Coordinamento Uguali Doveri nato pochi giorni fa per aiutare le famiglie straniere che, per effetto delle modifiche introdotte al Regolamento comunale per l’accesso alle tariffe agevolate, sono obbligate a corrispondere la tariffa massima per la mensa (ieri è arrivata anche Striscia la Notizia), lo scuolabus, i servizi pre e post scuola, i nidi, pur avendo diritto per il loro reddito Isee a tariffe inferiori. "I soldi raccolti andranno a coprire la differenza fra la tariffa che i genitori non comunitari hanno pagato prima dell’entrata in vigore del Regolamento e la tariffa massima oggi richiesta", spiega Michela Sfondrini, tra i fondatori dell’iniziativa.

Non si placano le polemiche sulla scelta della Giunta Casanova in attesa dell’udienza del 6 novembre al Tribunale civile di Milano. Il conto corrente è stato aperto dall’associazione Progetto Insieme, che ha ricevuto l’adesione di Caritas e Acli. Le offerte potranno essere versate sul conto corrente con Iban IT62F0503420301000000040264. È possibile anche fare donazioni alla Libreria Sommaruga in corso Vittorio Emanuele II, Altromercato Lodi Nord-Sud in via Garibaldi 53 e al cinema Fanfulla in viale Pavia 4. "Ci siamo resi conto che alle famiglie serve una mano – dice Sfondrini – Copriremo parte delle spese almeno per i prossimi 15 giorni. Siamo davanti a una situazione discriminatoria. Più siamo più riusciamo a dare una mano. Accettiamo qualunque cifra". Per poter avere accesso alle tariffe previste in base alle diverse fasce di reddito, le modifiche al Regolamento approvate dall’amministrazione comunale di centrodestra durante la discussione in Consiglio del 4 ottobre 2017 impongono alle famiglie con almeno uno dei due genitori non cittadino Ue di allegare alla dichiarazione Isee e ulteriori tre certificati dai Paesi di origine. Ma i documenti richiesti si sono rivelati impossibili da ottenere: il Comune ha respinto 254 domande su 259.

Intanto  in Comune si è svolto l’incontro programmato tra l’assessore all’Istruzione Giuseppina Molinari, il dirigente del settore Istruzione, la Serenissima Ristorazione e i dirigenti scolastici. "Il primo passo di un percorso di collaborazione per definire le linee guida di un protocollo che regolamenterà il consumo del pasto che i bambini potranno portare a scuola da casa", le parole dell’assessore Molinari.