Codogno, la minaccia: "I soldi o bruciamo il pub"

Tentata estorsione a Codogno: denunciati padre e figlio

Carabinieri (Foto archivio)

Carabinieri (Foto archivio)

Codogno, 20 novembre 2018 - Dateci i soldi o bruciamo il locale. Sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di tentata estorsione in concorso un 50enne e suo figlio 22enne, entrambi residenti a Piacenza, poiché, come è stato accertato dai carabinieri del comando compagnia di Codogno, avevano minacciato pesantemente il procuratore della società che gestisce il pub Bobby Liker’s che si affaccia su viale Trieste.

Alla base però non c’è fortunatamente una condotta riconducibile a criminalità organizzata, ma bensì una questione legata al contratto di assunzione del figlio del 50enne (nonché fratello del 22enne), un ragazzo di 20 anch’egli di Piacenza: infatti, secondo quanto appurato dai militari dell’Arma, il giovane era stato assunto come cameriere, ma in un secondo momento si è accorto, insieme ai parenti, che qualcosa non andava nel contratto. Il giovane si è rivolto al titolari del pub andando in escandescenze. Ma non solo: successivamente, sono arrivati presso il locale con fare minaccioso il padre 50enne e il fratello 22enne pretendendo qualche migliaio di euro (poco più di duemila euro) entro pochi giorni, a causa appunto del contratto giudicato fasullo, altrimenti sarebbero passati alle vie di fatto. Ma il titolare ha ribadito che il contratto era corretto, ma c’era stato un errore formale, solo un semplice refuso da parte di chi gestiva le buste paga che avrebbe sbagliato l’età anagrafica del ragazzo messo sotto contratto. Da qui era emerso il problema e il corto circuito che ha portato alle minacce da parte dei due piacentini che ora, però, dovranno rispondere del reato di estorsione. Inoltre, i carabinieri della stazione di Codogno hanno denunciato pure un 40enne residente a Somaglia, pregiudicato, che nonostante fosse agli arresti domiciliari, al momento del controllo in casa, non è stato trovato. Infine, i militari dell’Arma di Orio Litta, hanno tratto in arresto un 53enne di Livraga, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Lodi: l’uomo, infatti, doveva scontare due anni e tre mesi di reclusione per un cumulo di pene. L’arrestato è stato trasferito presso il carcere di Lodi.