Codogno, la buona alleanza tra il Samaritano e il liceo Novello

La collaborazione tra l'associazione dedita ai malati di cancro e il liceo cittadino è stata molto apprezzata durante l’ultima edizione Congresso Nazionale della Società Italiana di Cure Palliative

Liceo Novello di Codogno

Liceo Novello di Codogno

 Codogno (Lodi), 5 dicembre 2020 - L’associazione Il samaritano di Codogno si è distinta, a livello nazionale, per i progetti portati avanti con i ragazzi del liceo Novello e in particolare l’iniziativa, finanziata da Fondazione comunitaria, “Una scelta di valore”. L’obiettivo del sodalizio, che si occupa amorevolmente di malati di cancro, è diffondere la cultura delle cure palliative tra le nuove generazioni. Nasce da qui l’ormai radicata collaborazione tra Samaritano e liceo “Novello” di Codogno. Condivisione da cui, negli ultimi due anni, è scaturita la nascita di un nuovo contributo originale trasmesso on line durante l’ultima edizione Congresso Nazionale della Società Italiana di Cure Palliative. Si tratta di una presentazione realizzata da Simone Majocchi, Annalisa Burgazzi, Giuseppina Bassanini, Anna Piccinelli, Giuseppina Andena, Stefania Barilli, Marta Cabrini e Roberto Franchi.

Questa comunicazione, insieme ad un altro lavoro sui percorsi di accompagnamento messi in campo per i volontari, è stata molto apprezzata e segnalata tra i finalisti (anche se poi non ha vinto premi). Già nel 2019 i volontari avevano vinto il premio “Giuseppe De Martini”, sempre al congresso, per il miglior poster realizzato. Momento seguito, nei primi mesi dell’anno scolastico 2019-2020, da una serie di appuntamenti al liceo, tra i quali una mattinata interamente dedicata al tema delle cure palliative. All’epoca gli studenti avevano potuto incontrare i volontari e i professionisti dell’associazione Il Samaritano, ma anche le studentesse che avevano svolto il percorso di alternanza scuola lavoro presso l’associazione.

Il dialogo e il confronto avevano poi portato alla realizzazione di un mantello (il mantello di San Martino è appunto il simbolo delle cure palliative), adornato con frasi sull’importanza del prendersi cura, fino alla fine, della vita. Un’altra parentesi di approfondimento presso il liceo era stata invece dedicata al tema delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT). In quell’occasione il medico Roberto Franchi, oncologo e presidente dell’associazione, aveva aiutato gli studenti ad analizzare la normativa e ad affrontare una lettura ragionata di concetti come bioetica e fine vita. Di tutto questo, appunto, si è parlato nella presentazione che nei giorni scorsi ha avuto successo al Congresso.

Il Covid non ha fermato le attività del progetto finanziato da Fondazione nemmeno in primavera. Si è continuato on line e in estate sono seguiti anche incontri con un gruppo di studentesse nella sede associativa. E ora la collaborazione con i ragazzi procede per aumentare il numero dei volontari. Infine, sempre grazie a questi giovani, sono stati attivati strumenti comunicativi come il profilo Instagram curepalliativesceltadivalore e il blog www.curepalliativesceltadivalore.home.blog. Canali attraverso i quali gli adolescenti raccontano la propria esperienza con la finalità di coinvolgere i coetanei in questa grande missione esistenziale.