Ospedale di Codogno, caccia al pediatra

Dopo il valzer di dichiarazioni contraddittorie, al pronto soccorso massimo sforzo per garantire i medici

Giulio Gallera

Giulio Gallera

Codogno, 1 maggio  2018 - «Da domani i bambini potranno essere visitati da un pediatra attivo all’interno del reparto sicuramente al mattino e in queste ore stiamo lavorando perché rimanga fino alle 20. Poi stiamo reclutando personale, facendo una ricognizione in altre strutture ospedaliere, chiedendo una mano in questo senso. Ci siamo presi tempo per questa ricerca fino al 10 maggio». Ieri le parole dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera sono arrivate a precisare la situazione che si verrà a creare nei prossimi giorni dopo il valzer delle dichiarazioni che negli ultimi giorni aveva un po’ spiazzato tutti. Infatti, in un primo momento, venerdì, era stato comunicato, dal personale dell’Asst di Lodi, che il pronto soccorso pediatrico di Codogno sarebbe stato chiuso dall’inizio di maggio per mancanza di personale, mentre il giorno successivo è stato lo stesso Gallera che, con un comunicato, ha rilanciato, ribadendo di aver deciso di mettere in campo qualsiasi sforzo per salvaguardare il servizio nella Bassa.

E ieri l’esponente regionale ha circostanziato meglio il suo piano d’azione. «Tutti i bambini quindi avranno uno specialista pediatrico al mattino, a partire dal 2 maggio, e stiamo lavorando per ripristinarlo al più presto anche al pomeriggio e pure la notte ci sarà comunque del personale in grado di gestire un piccolo utente che passa dal pronto soccorso, dislocandolo secondo i bisogni e le priorità - spiega Gallera - Tutte le emergenze pediatriche a Codogno troveranno qualcuno a gestirle, sia di giorno che di notte».

«La situazione è in evoluzione, giorno per giorno, e lo sforzo è quello di garantire la presenza di professionalità pediatriche ma voglio essere chiaro: per la popolazione il problema non esiste, semmai è solo una questione nostra organizzativa interna -  spiega il direttore generale dell’Asst di Lodi, Giuseppe Rossi -. Noi abbiamo un protocollo attivo che prende in carico all’ospedale di Codogno ogni utente e, in caso di necessità, poi si attivano le ambulanze per un eventuale trasporto a Lodi». Resta comunque fissato per il 3 maggio alle 10.30 il confronto sindacale proprio per discutere dello stop al pronto soccorso pediatrico. La conferma è arrivata ieri pomeriggio da Gianfranco Bignamini di Fsi Usae. «A oggi è confermato e al personale del reparto, dal 5 maggio, è arrivata comunicazione di una loro dislocazione in altri reparti», sottolinea il sindacalista.