Codogno: genitori morosi, bimbi esclusi dalla mensa

Giro di vite su mensa e altri servizi scolastici

Il sindaco Francesco  Passerini col presidente del Consiglio Enrico Sansotera

Il sindaco Francesco Passerini col presidente del Consiglio Enrico Sansotera

Codogno (Lodi), 22 dicembre 2018 - Se i genitori non pagano la mensa, i figli rimarranno senza pasto. L’esclusione dal servizio, così come per altre prestazioni scolastiche (trasporto, pre e post scuola, assistenza degli alunni disabili), scatterà dunque nel momento in cui gli uffici comunali accerteranno la morosità pregressa. Lo dice chiaramente il nuovo regolamento per il funzionamento dei servizi scolastici approvato in Consiglio comunale giovedì sera. «L’accettazione delle domande è subordinata all’accertamento dell’assenza di situazioni pregresse di morosità a carico del nucleo famigliare richiedente» si legge nell’articolo 3. Sono tre le deroghe: una presa in carico del nucleo famigliare da parte dei servizi sociali, la regolarizzazione degli insoluti entro il 30 giugno, termine ultimo per le iscrizioni, e la presenza di piani di rateizzazione rispettati.

«Vogliamo pari diritti e doveri per tutti. Se qualcuno ha dei problemi si può rivolgere ai servizi sociali – ha sottolineato il sindaco Francesco Passerini –. Non è possibile che a qualcuno sia concesso tutto. Riportiamo le cose alla normalità. Non deve passare il concetto che chi è furbo la fa franca». Le minoranze di centrosinistra però si sono scatenate. «Sono discorsi diversi: ai genitori va chiesto di pagare il dovuto e questo è sacrosanto, ma i bambini non vanno coinvolti in questa questione – spiega il capogruppo Pd, Vincenzo Ceretti –. Questa è un’ulteriore pagina buia per la nostra città, una decisione scandalosa. I piccoli non si toccano. Mi spiace notare che l’assessore all’istruzione, ex preside non abbia battuto ciglio e si sia limitata a leggere il testo».

«La mensa è un diritto fondamentale e lo si scrive nero su bianco nel regolamento come uno dei passaggi centrali nell’eduzione del bambino, ma se i genitori non pagano escludete gli alunni dalla mensa? È contraddittorio – spiega Rosanna Montani (Codogno Insieme 2.0) –. Nessuno vuole tutelare i furbi, tutti devono pagare, ma i bambini non devono essere coinvolti». «È il modello Lodi in salsa codognese – attacca Giovanni Barbaglio (Lista Codogno democratica e progressista) –. Se i genitori pagano bene, altrimenti i bambini si arrangino. È una decisione pessima. E il resto della maggioranza resta a guardare appiattita su una decisione del genere».