Fiera di Codogno, un successo che chiede spazi

In attesa del restyling, Codogno pensa a un ampliamento già dal 2019

Un esemplare di frisona in gara alla fiera del bestiame

Un esemplare di frisona in gara alla fiera del bestiame

Codogno (Lodi), 23 novembre 2018 - L'edizione numero 228 della fiera agricolo zootecnica si è appena conclusa, ma già reclama più spazi. In diverse occasioni, nei giorni scorsi, gli organizzatori hanno sottolineato che il boom di richieste ha costretto a respingere almeno venti domande da parte di diversi operatori del settore. Il quartiere fieristico di viale Medaglie d’Oro è una struttura obsoleta degli anni Sessanta e il successo dell’expò, che attira sempre centinaia di espositori, ora esige che gli spazi siano ammodernati e ingranditi. Se per la riqualificazione c’è già sul piatto un maxi progetto da circa tre milioni di euro, per la richiesta di nuova superficie a servizio dei padiglioni fieristici, l’amministrazione sta già riflettendo per poter garantire, già dalla prossima edizione del 2019, una kermesse extralarge.

«Stiamo già facendo alcune valutazioni per capire come fra fronte alle necessità - ha spiegato ieri il sindaco Francesco Passerini - per esempio c’è un pezzo di terreno dietro all’attuale posteggio, esterno all’area fieristica, che potrebbe fare il caso nostro: acquisirlo e poi trasformarlo in parcheggio, servirebbe a liberare altro spazio per gli stand e gli operatori». Grandi manovre in vista dunque, ma che necessariamente dovranno iniziare da subito e concludersi prima dell’estate prossima per essere poi pronti per l’organizzazione della prossima edizione. Edizione del 2019 che, dal Comune, sperano possa esser quella del grande passo in avanti. Lo stesso sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Guidesi ha auspicato che «la kermesse del 2019 possa essere caratterizzata dall’inizio del cantiere del nuovo quartiere fieristico».

In effetti, il Comune è in attesa di conoscere se il progetto da tre milioni di euro per il quartiere fieristico verrà o meno finanziato dal cosiddetti fondi emblematici messi a disposizione dalla Fondazione Cariplo (sette milioni per tutta la provincia di Lodi): si prevede che la risposta possa arrivare entro la fine dell’anno. Se arriveranno le risorse, i padiglioni fieristici cambieranno volto con riqualificazioni dell’esistente e costruzioni di nuovi spazi interni. Il municipio, infine, sta lavorando per la creazione di un Ente Fiera che possa gestire in autonomia le manifestazioni: occorrerà coinvolgere enti ed associazioni per poter partire con il piede giusto.