Codogno, le zone rosse di corsa: con Degani c’è Mattia

L’incontro tra il 56enne maratoneta e il paziente 1 è avvenuto a Codogno. Il runner ha percorso 107 chilometri

L'iniziativa nelle zone del coronavirus

L'iniziativa nelle zone del coronavirus

Codogno (Lodi), 9 agosto 2020 - Lorenzo Degani ce l’ha fatta: ha percorso i 107 chilometri della zona rossa e dei paesi più colpiti dal coronavirus, tra il cremasco, il lodigiano e il cremonese, ha incontrato e salutato Mattia, il paziente uno a Codogno, è arrivato a Cremona e poi da lì è tornato, passando per Soresina e Castelleone e facendo rientro a Crema.

Partito alle 6 di ieri mattina, il 56enne runner cremasco ha chiuso la sua impresa in 12 ore e 50 minuti. Oltre al valore simbolico di una corsa, compiuta sotto un sole feroce, c’è stato anche l’incontro con il paziente uno, Mattia, che ha atteso Lorenzo Degani e i runner di Aperunning a Codogno, nella piazza del paese, per salutarlo, incoraggiarlo e scambiare con lui le magliette dei podisti di Codogno, sodalizio al quale Mattia appartiene e quella che ha celebrato questa impresa. Mattia ha detto a Lorenzo che anche lui correva, anzi, corre ancora. Solo che prima si cimentava sulle ultramaratone e adesso è fermo a 10/12 chilometri. Ma gli ha promesso che tornerà e magari farà una corsa insieme a lui, per non dimenticare. Dopo questa sosta, mezz’ora di stacco con gli amici di Codogno, Degani ha ripreso a correre. La meta era Cremona. Avrebbe dovuto esserci un incontro con i rappresentanti dell’ospedale cittadino, anche loro messi a dura prova dal virus, ma poi si è deciso di non farlo: troppo lontano l’ospedale, che sta dall’altra parte della città, troppo impegnati i medici e gli infermieri per andargli incontro. 

A Cremona il runner è arrivato alle 13. Una rapida giravolta e poi ha imboccato la strada di ritorno, sempre seguito dai podisti di Aperunning che gli hanno dato preziosa assistenza. La strada del ritorno non è facile, perché quasi tutta sotto il solleone. Il marciatore ha deviato dalla strada principale per toccare Soresina, dove è arrivato intorno alle 16. Questa cittadina ha contato parecchie vittime e molti casi positivi. Qui ha visto la gente che lo ha riconosciuto e salutato. Ancora uno strappo, meno di dieci chilometri ed è entrato a Castelleone intorno alle 17.30. Un borgo dove il coronavirus ha picchiato durissimo, una delle città con la più alta percentuale di vittime. Gli ultimi chilometri sono stati i più difficili. Sembra incredibile, ma a cinque chilometri dal traguardo il runner sembrava non avercene più. Ma grazie anche all’incoraggiamento dei sostenitori lungo la strada, alle 18.50 il runner è arrivato a Crema: un’altra impresa portata a termine.