Codogno, la caserma ha "Una stanza tutta per sé" per audizioni protette

E' uno spazio "ovattato" dove accogliere donne e bambini vittime di violenza

L’Arma dei carabinieri di Lodi ha inaugurato la seconda stanza protetta della provincia

L’Arma dei carabinieri di Lodi ha inaugurato la seconda stanza protetta della provincia

Codogno (Lodi), 16 ottobre 2021- L’Arma dei carabinieri di Lodi ha inaugurato la seconda stanza protetta della provincia. Servirà per le audizioni con le donne e i bambini vittime di violenza. “Quella di Lodi ci è stata molto utile e sperando di non usarla mai, anche quella di Codogno, unitamente a personale appositamente formato, sarà preziosa” ha esordito, prima del taglio del nastro, il colonnello Massimo Margini, comandante provinciale. Era presente con il comandante della compagnia di Codogno Enrico Castelli e il sindaco Francesco Passerini, che ha ribadito:”Dico grazie al centro antiviolenza di Lodi per ciò che fa e alla sensibilità di tutti i promotori”.

Prima di parlare, la presidente di Soroptimist international Italia Lodi Alessandra Calcagno, presente con le responsabili del centro antiviolenza di Lodi e varie collaboratrici, ha proposto l’inno nazionale e l’inno europeo: “Ringraziamo per la sensibilità dimostrata una imprenditrice del territorio e l’Arma per l’accoglienza”. Da qui la proposta della past president (precedente presidente) di Soroptimist international Italia Lodi, Silvia Scavuzzo:”Apriamo una sede della nostra associazione anche a Codogno!”. E quindi l’invito alle donne della città, affinché si facciano avanti. Nella stanza protetta, benedetta dal parroco monsignor Iginio Passerini, ci sono un orsacchiotto su un divanetto, un tavolino con giochi e colori per i bambini, una piccola culla per i più piccoli, l’arte dell’artista di Codogno Mela Andena e un tavolo per adulti, particolarmente fine e abbinato alle pareti e ai tappeti color pastello.

“Un ambiente ovattato dove cercare di far sentire a proprio agio le persone” ha rimarcato il colonnello, mostrando anche la sala d’attesa, il corridoio a tinte chiare e i servizi igienici dedicati all’area (che si trova al secondo piano della caserma). Il locale è stato battezzato “Una stanza tutta per sé”, un nome scelto da un saggio di Virginia Woolf che aveva bisogno di questo spazio per creare. “Anche noi abbiamo bisogno di questo spazio per creare serenità in chi denuncia qualcosa che era amore ed è diventato, o sempre stato, in realtà, “distruzione”” ha rimarcato la presidente.

L’associazione Orsa minore, che gestisce il centro antiviolenza di Lodi, ha approfittato dell’inaugurazione della stanza protetta della caserma di Codogno per dare alcune informazioni in merito alla violenza. Nel 2020 le chiamate di donne per richieste di aiuto sono state circa 300, di cui alcuni casi sociali. Ne sono state prese in carico 170. Il boom di telefonate c’è stato soprattutto dopo il primo lungo lockdown dovuto al Covid. Su tutto il territorio, quindi, l’assistenza è quanto mai utile. “Il fenomeno ha una recrudescenza particolare anche qui” ha confermato il colonnello.