Case del “dopo di noi”: il sogno prende corpo

Codogno, il progetto voluto dalla Cooperativa Amicizia e dedicato ai diversamente abili. "Intitoleremo la struttura a Mario Perotti"

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CODOGNO (Lodi) L’amato benefattore di Codogno Mario Perotti, scomparso, per malattia, lunedì scorso, a 71 anni, dopo aver dedicato la propria vita al prossimo, rivivrà in uno dei suoi progetti. Il compianto presidente della Cooperativa Amicizia di Codogno, rinomata struttura lombarda, che si occupa di diversamente abili, aveva avviato, con la direttrice Monica Giorgis, il progetto “Appartamenti in centro”. L’impietosa malattia non gli ha permesso di veder realizzato l’ennesimo sogno per assicurare un futuro migliore ai più fragili. Ma la morte non ha fermato lo spirito di questa iniziativa e quando gli stabili previsti saranno ultimati, l’ex palazzo della Pretura, ex proprietà del Comune, sarà intitolato proprio a Perotti. E non è escluso che l’iniziativa “Appartamenti in centro” venga replicata. Ne racconta i particolari la direttrice, affranta per la grave perdita e decisa a rendere onore al collega e amico dal cuore d’oro. "Nel 2016, all’inaugurazione di “Faggio rosso”, residenza sanitaria per disabili anziani, abbiamo guardato insieme fuori dalla finestra e ci siamo detti che sarebbe stato bello disporre del vicino palazzo della Pretura, inutilizzato da tempo, collegato al parco Lamberti" rivela. Ragionando sul “dopo di noi”, le famiglie di alcuni disabili hanno poi proposto di sostenere la cooperativa e di fare qualcosa, a lungo termine, per i propri figli. Nel 2019, con una base d’asta di 580mila euro e un impegno di 65mila euro a famiglia, l’immobile è stato quindi acquistato. Il Covid ha rallentato la ristrutturazione, possibile grazie a un milione di euro di Fondazione Cariplo (cui Amicizia aggiungerà il necessario, accendendo un mutuo), ma oggi sono in fase di realizzazione: dieci camere singole, un’area soggiorno al primo piano, uno spazio polifunzionale per attività motorie etc. al piano terra. Nel seminterrato sala proiezioni, stanza giochi e magazzino. Qui vivranno, in autonomia, seguiti dalla Cooperativa e aiutandosi tra loro, i figli disabili dei benefattori. E in futuro, quando andranno a miglior vita, altri fragili. Gli appartamenti resteranno infatti proprietà dell’Istituzione. "La posizione in centro storico rende l’edificio ottimale per integrare al contesto i ragazzi – sottolinea Giorgis –. C’è anche un appartamentino in più, per il principio di sussidiarietà, dove vivrà una persona bisognosa presente nelle nostre liste di residenzialità (oggi in attesa ci sono 120 persone)". Il futuro “Palazzo Perotti” vede già coperture e separazione interna dei locali completati e lavori in corso su impianto elettrico, idraulico e canalizzazioni. Seguirà la posa dei pannelli necessari per la mitigazione e la coibentazione dell’immobile, con inaugurazione a giugno. "L’ultimo risvolto positivo di questo impegno, per cui Mario ha messo tutto il suo cuore e al quale renderemo merito, ricordandolo nel palazzo, con fotografie e altre iniziative – assicura la direttrice commossa – è che spontaneamente, altre 15 famiglie, scoperta l’iniziativa si sono proposte per replicare l’esperienza dedicata al “dopo di noi” e investire in un progetto simile: "Sarebbe davvero stupendo riuscire a farcela: ragioneremo per capire se questo ennesimo sogno sarà realizzabile e come" promette la direttrice.